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lunedì 19 maggio 2014

Blogger VERSUS Blogger

appetizer

girando per TUMBLR si trovano cose interessanti.
senza nessun filtro,
mondati dal puritanesimo bigotto che imbriglia altre piattaforme
ci si può imbattere in qualsiasi fetish
dal più patinato al più spinto.
nessun messaggio minaccioso per scacciare i bambini,
nessuna pagina di avvertimento,
nessun contratto da firmare.
certo, c'è il rischio che il minorenne improvvido si ritrovi a contemplare le gesta dell'uomo che si fa vespasiano
o che brinda alla salute di tutti (fuorché alla sua) con ettolitri di latte di lombo inviati da decine di generosi contributori in giro per il mondo
ma 'sto minorenne improvvido dovrà pur crescere in qualche modo
e foraggiare qualche nozione di sadomaso-lifestyle
non può che contribuire ad aprire la mente!

tra la selva di estremismi però
capita pure di imbattersi in contributi più pacati
eppure altrettanto eccitanti.
è il caso di due feet-lover,
accomunati da un gigantesco ego,
che considerano i propri piedi come un bene da mettere in mostra
affinché gli appassionati tutti
possano goderne.
certo,
è importante che lo slancio si regga su un minimo talento.
una percezione troppo distorta delle proprie doti non sortirebbe nella comunità alcun effetto se non fastidio.
se però si può contare su fondamentali solidi,
il desiderio di mostrare i propri piedi,
la convinzione che siano così attraenti da meritare di essere esposti e ammirati
colma qualsiasi lacuna estetica.
il piacere di scattare foto che mettano in risalto al meglio quello che i propri occhi riconoscono come pregio da sottolineare
passa lo schermo e investe chi guarda
diffondendo un benefico effetto rinvigorente!

uniti da intento comune,
pur con diverso gusto e con diverso stile,
per di più scoperti in contemporanea,
è sembrato che le sorte li chiamasse al duello
e non sia mai che ci si tiri indietro di fronte ad una sfida!


ad attrarre per primo la mia attenzione
è il contendente che campeggia a destra nel manifesto di gara!
il suo blog
si apre così:
il titolo è discutibile
ma la descrizione conquista:
"AMO I MIEI PIEDI
MERITANO DI ESSERE VISTI"
non si può fare a meno di sbirciare ciò che offre la casa!
il piatto unico non delude.
l'egocentrico texano ha i numeri per mostrare a tutti ciò di cui è capace!
il genere è SKINNY
poca ciccia
nulla di superfluo
tutto attaccato all'osso.
la pelle, sottile e delicata, non nasconde nessuna vena
lasciando che il piacevole reticolo si manifesti su dorso e gamba
con determinazione ma privo di eccessi
senza virare in varice!
le dita lunghe e affusolate e le ottime proporzioni regalano almeno un paio di taglie ad un piede che
per dichiarazione del proprietario
si ferma al 9 US
un modesto 42 europeo.

il blog è molto vivo.
ogni foto è accompagnata da una laconica descrizione.
molte le attestazioni di stima degli spettatori
presto condivise e correlate di risposta.
frequenti anche toni di imperio
che ben si accompagnano a chi ha una così spiccata attitudine all'esibizione
e non disdegna immaginare che si passi all'(ador)azione.

gli scatti non brillano per originalità
come sempre succede quando l'alta qualità della materia prima permette di ottenere il risultato senza troppa fatica
e il risultato non si fa desiderare,
arriva anche in una foto rubata al momento.
ma l'attenzione al particolare è importante,
la ricerca della giusta posizione non va mai trascurata,
altrimenti ci si deve accontentare di un esito buono...
...o addirittura modesto...
...quando con un pizzico di impegno in più
l'eccellenza è a portata di mano:

non mancano foto più ragionate
che offrono un punto di vista plastico ma interessante

non mancano le macro
lodevoli prove di spavalderia
che sfidano l'imperfezione senza paura di soccombere
e il coraggio va premiato
non c'è dubbio
ma non si può tralasciare l'unghia dell'alluce testardamente lasciata lunga nell'angolo
una eccessiva magrezza che non riempie abbastanza
restituendo l'effetto del palloncino svuotato
e soprattutto un colpevole ricorso alla lametta
che lascia sul campo teste decapitate di peli innocenti!

a sfidare il texano
è il vecchio continente!
un ragazzo di Amburgo
meno sfrontato
meno presuntuoso
più sofisticato
inanella scatti dei suoi piedi lasciando che siano le foto a parlare.
nessun commento regge una voglia di apparire che innegabilmente lo avvicina al collega d'oltreoceano.
ma ciò che non affida alla parola
lo recupera in cura del dettaglio.

va subito detto,
le doti fisiche non eguagliano quelle del concorrente:
l'incarnato pallido, tipico dell'europa meno baciata dal sole
non stimola la libido
e sebbene le forme siano più solide e corpose
la testa di vipera che domina l'alluce
ruba la scena a pregi pur presenti.

dove non arriva la natura però
supplisce l'ingegno.
fondamentale è avere il gusto di distinguere i propri pregi e i propri difetti
in modo da poter esaltare i primi e celare i secondi
per una riuscita sorprendente!

a volte è sufficiente giocare con la luce

a volte bisogna spendere un po' di tempo per trovare una posizione così studiata da sembrare naturale
è palese la consapevolezza che l'arco così pronunciato
e il tallone così definito e tondo
siano i punti forti su cui insistere
e l'amburghese lo fa
dal più banale incrocio magico
al più ardito scatto aereo
arricchito qui da un gioco di specchi e un controluce
un azzardo sulla carta
un successo nella realtà
colpisce la pelle levigata
la caviglia ben disegnata, capace di reggere un collo particolarmente marcato.
l'alluce, ahimè, rimane sfuggente e quasi scompare dietro quel sontuoso promontorio rotondo alla sua base
caratteristica non frequente da incontrare
e che continua a salire nella mia personale classifica di gradimento!
d'altra parte
l'ariano sembra d'accordo con me
tanto da regalare all'imponente rilievo
scatti dedicati:

il ragazzo sa cosa fare
ha fantasia e classe
arricchisce le foto usando le scarpe,
come il suo avversario,
ma il risultato è meno sciatto e più intimo

osa col passo del giaguaro
con l'intento di far risaltare il tallone in tutto il suo turgore...
...riuscendo nell'impresa!

costruisce l'inquadratura aggiungendo una mano,
scegliendo la luce e il protagonista dello scatto senza tralasciare le comparse sullo sfondo,
mettendo insieme un piccolo capolavoro del feticismo contemporaneo:

avrà capito ormai il texano
che non basta avere il fisico per aggiudicarsi la partita!
gli va riconosciuta una maggiore propensione al coinvolgimento dei suoi sostenitori,
una tracotanza tipica degli americani
che può far sorridere
ma di certo si sposa bene col ruolo di chi vuole avere qualcuno ai suoi piedi.
l'amburghese è più algido
più etereo
sceglie la via del silenzio
lasciando che gli avventori facciano tutto il lavoro
e traducano dalle foto ogni sua intenzione.
d'altra parte
scatti con una tale capacità espressiva
sono facili da interpretare!

venerdì 18 ottobre 2013

Stephen VERSUS Robbie - AMELLERRIFIC

appetizer

STEPHEN e ROBBIE hanno molte cose in comune.
sono entrambi canadesi
sono entrambi attori
sono entrambi supereroi.

STEPHEN
già da un anno
è OLIVER QUEEN
il figlio miliardario di una famiglia miliardaria
proprietaria di una delle società più importanti della città in cui vive.
scavezzacollo
trombatore impenitente
fino ad un naufragio che lo costringe su un'isola in mezzo all'oceano
popolata, manco a dirlo, da un manipolo di terroristi e criminali.
durante i cinque anni che il rampollo passa lì
vive sulla sua pelle la trasformazione da bambinetto viziato a macchina da guerra (coi valori di gandhi).
una volta riportato alla civiltà
sente l'irrefrenabile bisogno di lasciarsi alle spalle la sua vita passata
per incarnare un ibrido costruito con due parti di robin hood
una parte di batman
 una spruzzata di uomo ragno
e uno squeeze-and-drop di bruce lee!
per l'arco, che è stato lo strumento di sopravvivenza sull'isola,
forgia da solo le sue frecce
perché importante è l'arte del saper fare da sé!
si cuce una tutina verde col cappuccio.
si sporca la faccia col tappo di sughero bruciato così che neanche la sorella sia più in grado di riconoscerlo
e comincia a far fuori tutti i potenti che nel frattempo hanno mandato in malora la città per puro tornaconto personale
depennandoli dalla lista che il padre gli ha consegnato prima di spararsi un colpo in testa!
fin qui nulla di particolarmente originale!
il vero valore aggiunto di ARROW
è l'ostentazione della forza fisica del protagonista,
una agilità talmente tanto inverosimile da diventare irrinunciabile per chi guarda!
ogni freccia una tacca!
schiva pallottole senza fatica
e se qualcuno dei cattivi fa centro per amor di statistica
lui barcolla ma non molla e al massimo per l'episodio successivo
torna al suo allenamento preferito:
(che poi è anche il mio preferito!)

ROBBIE
da un paio di settimane
è il NEO di MATRIX con quel pizzico di mutazione genetica che si porta tanto ai giorni nostri
è l'eletto di un mondo parallelo che però è fuso con quello reale
in cui i poteri di teletrasporto, telecinesi e telepatia non sono una proiezione della mente ma simbolo dell'avanzamento evolutivo
dall'homo sapiens all'homo superior!
ancora è presto per inquadrare il suo personaggio in THE TOMORROW PEOPLE.
salta all'occhio però che non punti sul fisico per fare lo sborone!
lui è più cerebrale
e l'ha subito messo in chiaro con i suoi colleghi evoluti
quando
appena un quarto d'ora dopo aver preso coscienza dei suoi poteri
ha umiliato tutto il gruppo facendo cose che nessun altro è in grado di fare!


ebbene
STEPHEN e ROBBIE
sono chiamati oggi ad una sfida fra supereroi
per stabilire a chi affidare il solenne compito di salvare il mondo


STEPHEN
più maturo
più fisico
poggia su un piede più vissuto
sia sul set
che fuori

quando non è in giro a dare la caccia ai manigoldi
fa largo uso delle nuove tecnologie
condividendo momenti di serenità trascorsi un po' con la moglie
e un po' di più col suo cane
dimostrando un grande amore per gli animali
ma anche un mignolo destro affetto da gigantismo!
le condizioni generali sono buone
il piede è muscoloso e maschile
ma la pianta pare poco mossa
la base dell'alluce,
anziché essere florida e sporgente,
resta timida
donando al piede un poco invitante andamento a banana.

ROBBIE
più fresco e longilineo
sfoggia linee più delicate
l'arco è sempre debole
la caviglia è ultra-sottile
ma il carattere esce quando serve

un provvidenziale scatto in piscina
rivela dita lunghissime tanto da tendere al martello

mentre la sequenza di una scena ad alto contenuto di statistica
mette una seria ipoteca sulla vittoria finale
forse un tono muscolare meno aggressivo rispetto al suo sfidante
fa risaltare ancor meglio una misura generosissima, soprattutto in lunghezza!
le linee sono più regolari senza per questo sembrare meno virili
grazie a tendini in evidenza e a qualche apprezzabile spigolosità!
un dettaglio però richiama l'attenzione dell'occhio indagatore.
un sospetto andamento a banana che già caratterizzava il talento di STEPHEN.

sarà forse perché i due contendenti
oltre che entrambi canadesi
entrambi attori
ed entrambi supereroi
condividono pure lo stesso cognome?

sì,
STEPHEN e ROBBIE
AMELL
discendono dallo stesso ceppo!
sono figli di due fratelli,
bizzarra coincidenza che li rende cugini!

non osi separare l'uomo ciò che il sangue unisce.
la vittoria del più piccolo sul più grande,
del più cerebrale sul più fisico,
sia sancita soltanto per amore della verità.

difendano insieme l'intera umanità
l'uno essendo la mente, l'altro essendo il braccio
e lo facciano sulla stessa rete
e nello stesso giorno
preferibilmente di mercoledì

AMELLERRIFIC!!

domenica 5 maggio 2013

Chris Hemsworth VERSUS Liam Hemsworth

appetizer

questa è una donna che sa il fatto suo!

nella fertile terra del nuovo continente
ha raccolto la linfa vitale che il marito ha saputo donarle
modellandola come creta
con dedizione
con sapienza
fino a sfornare in rapida successione
i due fratelli che oggi
qui
affronteranno la sfida più impegnativa,
un duello fratricida che non ammette pari merito

i due bambinetti hanno scorrazzato per le assolate lande australiane
cavalcando canguri e addomesticando koala
e sono cresciuti incessantemente
smisuratamente
fermandosi solo un attimo prima di infrangere la barriera dei due metri, così, per decenza.

una volta raggiunto il giusto livello di esportabilità
la madre dall'occhio lungo li ha messi su un aereo che, da melbourne, li ha paracadutati direttamente negli studios hollywoodiani,
dove ancora oggi vengono trattenuti e impiegati in sobrie e infinite saghe
al netto di indumenti troppo coprenti

basteranno capelli biondi, occhi azzurri e fisici fastidiosamente scolpiti
per garantirsi il merito che qui si riconosce secondo tutt'altri talenti?
non serve certo un fine osservatore
per accorgersi di quanto sia forte il legame del sangue.
i due fratelli sono talmente simili da risultare riconoscibili solo quando sono insieme
(e neanche troppo)
volendo marcare alcuni segni distintivi
CHRIS
più grande
si lascia caratterizzare dal capello più chiaro
spesso di una lunghezza al di là del decoro
(pur per esigenze di copione),
un naso più regolare
e un aspetto che tende al modello BRAD PITT,
un classico che non passa mai di moda
ma che lascia in bocca quel leggero sapore di plastica

LIAM
più giovane
si ispira ad una maggiore naturalezza
il capello è più scuro
il naso più a patata
i lineamenti più originali
il risultato più fresco
(senza dimenticare che l'anno in cui apre per la prima volta gli occhi è il 1990!)

qui però i giochi si giocano dentro le scarpe,
dove non c'è tinta, non c'è artifizio che tenga,
si gioca senza trucco e senza inganno
e non è detto che la freschezza paghi sempre più dell'esperienza!

CHRIS
sembra avere ottimi argomenti a suo favore
da lontano
i fondamentali sembrano essere ben saldi
e persino in uno scatto in cui molto è nascosto...
...quello che si vede parla di nerboruta virilità!

avvicinandosi
le attese sembrano non essere tradite
le forme
già fornite di base dall'amorevole madre
si esaltano al peso di bilancieri carichi di ghisa.
a cominciare dal polpaccio finendo al dorso
passando per il tallone
tutto è tornito e tonico

uno sguardo ancora più chiaro conferma i pregi
ma mette in luce qualche limite
bella la base del mignolo, che esige spavalda un supplemento di pianta,
significativa l'impronta lasciata sul parquet, che testimonia un arco non apprezzabile altrimenti
eppure il piede non spicca per personalità
non trasmette, non emoziona, direbbe un giudice di un talent qualunque
la caviglia è delineatissima
il tendine d'achille sembra saltar fuori dal tallone
non ci sono evidenti brutture
ma l'insieme risulta un po' anziano.
l'alluce diritto suggellato da un'unghia retrò è solo il primo dei particolari che non convincono.
seguono il secondo dito a martelletto
e un mignolo a proiettile che quasi annulla quanto apprezzato poco prima.

solo una posa in relax riesce a far uscire una controllata irregolarità
che
se non altro
evidenzia misure generose e dona una vitalità di cui si sentiva la mancanza

LIAM
dal canto suo
non si lascia intimidire
e sfodera armi coerenti con la sua natura di fratello minore!
tutto è più gentile
delicato.
a compensare i connotati meno virili
ci pensa la forma del piede, che appare più originale
proprio come per il viso
il dorso è più liscio ma anche più fresco
le dita più regolari
l'alluce vanta un collo più stretto, con gran beneficio per la testa!
sciorinati i punti di forza
ecco già profilarsi all'orizzonte il punto debole del giovane attore.

se gli scatti in cui troneggia su una bici troppo piccola per lui
colpiscono favorevolmente...
...facendo risaltare un carattere inaspettato,
una semplice passeggiata in infradito...
...pur a fronte di un polpaccio perfetto,
una pelle ambrata,
caviglia e tendini uniti in una commovente sinergia,
una semplice passeggiata in infradito denuncia il dramma di unghie di carta velina,
deboli e piatte oltre che troppo lunghe,
una seria ipoteca per la volata finale

anche LIAM
come il fratello
ha il suo asso nella manica,
buon sangue non mente!

un piccolo tocco di colore richiama l'occhio anche di chi non subisce il fascino che qui invece impera!
e non è certo il cappellino di lana indossato in piena estate,
leggermente stridente con il resto dell'abbigliamento
ma il tatuaggio, piccolo, discreto, monocromo
che se ne sta nascosto dietro il malleolo
messo lì apposta
(nel mio mondo incantato)
per svelare la strada a chiunque sappia cogliere l'indizio.

molti pregi e qualche difetto per la coppia di corazzieri di melbourne.
sarebbe quasi il caso di non spezzare il vincolo che li unisce
e goderne congiuntamente
cercando, con le virtù dell'uno, di sopperire alle mancanze dell'altro
in un cerchio magico di entusiasmante fratellanza.

eppure
il podio
esige un vincitore.

ebbene quel vincitore esiste
e risponde al nome di LUKE!

l'intraprendente donnino di cui all'inizio si lodava l'arte procreatrice
non ha infatti inaugurato le sue prodezze con CHRIS.
si sa
per riuscire bene
un po' di prove bisogna farle
anche solo per prendere la mira.
così
prima di dare al mondo il THOR che tutti aspettavano
si è concessa uno sparo a salve
giusto per decidere se confermare o meno la fiducia al marito.
il risultato è qui di seguito:
quella donna ha l'occhio lungo, già si è detto
e di fronte ad un primogenito tarchiatello
tendente al grasso
e non particolarmente adatto a rivestire un ruolo da supereroe
ha saputo vedere ampi margini di miglioramento.
ha tenuto gli occhi,
ha confermato il naso,
ha ingurgitato pastoni di vitamine
e alla fine ha avuto ragione,
dimostrando,
se mi è concesso,
una capacità di progressivo miglioramento.

ma LUKE
il povero LUKE
non si può lasciarlo al suo destino!
la sua infanzia serena è durata solo pochi anni.
già con l'arrivo di CHRIS ha dovuto imparare a convivere con uno strisciante senso di inadeguatezza.
la nascita di LIAM fu il vero colpo di grazia.
dal suo metro e settantacinque
LUKE guardava i suoi fratelli crescere senza ritegno,
vedeva le loro facce forgiarsi secondo i canoni del cliché cinematografico
ed era costretto a sorridere
a dissimulare
mentre anno dopo anno si ripeteva la tortura delle foto di famiglia
ha dato prova di una tenacia invidiabile.
non ha voluto rassegnarsi, non si è confinato in un angolo, ha reclamato anche lui un posto nel grande schermo!

ha giocato la carta del simpatico

non si è tirato indietro di fronte alle occasioni ufficiali
partecipando con coraggio ad ogni più crudo confronto,
ostentando sicumera,
morendo nel cuore!

a LUKE dunque il gradino più alto del podio.

siano gli allori un magro ristoro
per le angherie subite durante tutti questi anni.

ancorché nessun fotografo abbia schiacciato il pulsante per immortalarlo a piedi nudi
a lui vadano gli onori della gloria.
sono certo che almeno nel campo di battaglia che più conta
darà prova ben presto di saper surclassare i fratelli con doti sorprendenti.