Visualizzazione post con etichetta TRUE BLOOD. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta TRUE BLOOD. Mostra tutti i post

mercoledì 16 aprile 2014

TRUE BLOOD - Bill Compton/Stephen Moyer

appetizer

durante la prima stagione
devo ammettere
rubava la scena!

è stato il primo vampiro ad uscire allo scoperto.
sicuro di sé
sapientemente tenebroso
con l'occhio di ghiaccio
sbaragliava la concorrenza che, al tempo, trovava il suo apice nel biondissimo ERIC NORTHMAN,
grande talento pronto ad esplodere
ma ancora troppo posseduto dal fantasma di lilli gruber


lui è BILL COMPTON
e merita il secondo tributo per il galvanizzante cast maschile di


purtroppo
la sua parabola raggiunge presto il culmine e da lì inizia una lenta
inesorabile caduta.
sebbene conservi un ruolo centrale fino all'ultima stagione
non riuscirà più ad eguagliare il carisma irresistibile di quando
con voce profonda proclamava
"SOOKIE IS MINE!!"
rivendicando il diritto di proprietà sulla bionda protagonista appena incontrata
e per cui già gli si ingrifava il canino!

la verità è che BILL è vecchio dentro
e si fa presto a sgamarlo
e a farselo venire a noia!
pur senza cuore pulsante
col sangue freddo che ristagna nelle vene
è protettivo
lungimirante
posato
politically correct.
SOOKIE
che non è affatto fessa
all'inizio rapita dal vampiro gentiluomo
non ci mette molto a realizzare che
se proprio deve spendere la sua vita dormendo di giorno e copulando di notte
che almeno la copula sia soddisfacente e trasgressiva
altrimenti tanto vale farsela col prete.
così BILL
vede sfuggirsi di mano la sua amata
inesorabilmente
senza capirne, per lungo tempo, il motivo.
quando alla fine subodora che la bionda-coi-valori subisce il fascino del bastardo inaffidabile
prova anche lui a diventarlo
miseramente fallendo.
d'altra parte chi nasce tondo
non può morire quadrato,
dice la saggezza popolare.
per il timore di fare troppo poco
si finisce per esagerare
e lui supera ogni limite, insieme agli sceneggiatori, abbandonando per la seconda volta la vita terrena e fondendosi con la divinità fatta di sangue.

ci si chiederà
quanto lavoro c'è dietro alla costruzione del personaggio?
quanto ha dovuto faticare STEPHEN MOYER
attore britannico
per regalare a BILL COMPTON la sua inconfondibile nota di anzianità?
pochissimo
quasi nulla
si può tranquillamente rispondere.
STEPHEN MOYER è vecchio di suo
per carità,
regge il primo piano
ma non è fresco
non è vivace
e i suoi piedi rispecchiano il suo carattere!
sono sottili
affusolati
poco virili
il tallone sembra spiccare
ma un arco molto pronunciato
non supportato da una pianta generosa
rischia di fare l'effetto genoveffa:

la storia di BILL sembra proprio essere una storia triste.
un fulgido esordio
umiliato da un lento declino.
eppure
ogni storia ha il suo colpo di scena
e se MOYER nei panni del vampiro
vede sgretolarsi il sogno di giacere con la sua SOOKIE
nella vita reale
lo stesso MOYER
fa il colpaccio
portandosela a casa!
già perché mentre sul set la tenera ragazza della louisiana si scapriccia in allegria,
nell'intimità del talamo ha affidato il suo cuore al primo unico grande amore
con lui sfornando addirittura una coppia di gemelli
che probabilmente si trasformeranno il lupi mannari al compimento del decimo anno di età.

facile notare come la senilità
caratterizzi il gusto di STEPHEN anche nella vita di tutti i giorni
quale altra scelta se non il sandalo francescano birkenstock poteva sembrargli più adatta?
e allora via a far sfoggio di modelli diversi
tutti impietosamente mortificanti
per un piede diversamente giovane.
l'unghia dell'alluce ha la forma della mandorla
emblema di vetustà.
le dita che rimangono
si stringono spingendo verso l'esterno
per far posto ad un inspiegabile, enorme canale di panama.
un'anomalia antiestetica che ENZO MICCIO non esiterebbe a nascondere con sapiente uso di infradito
e che STEPHEN e la di lui moglie espongono invece agli occhi della collettività
quasi con orgoglio.

mi rendo conto di aver trasformato il tributo in una stroncatura
ma
nella catena
un anello debole c'e sempre.
soltanto dopo averlo individuato e mondato
si può procedere senza tema
verso future
appaganti
sanguinose soddisfazioni!

venerdì 11 ottobre 2013

EYES ON FEET - Alexander Skarsgård PREVIEW!

appetizer


il tributo a lui dedicato in veste di glorioso interprete di TRUE BLOOD
arriverà più avanti
perché il dolce, come vuole la regola, va lasciato per ultimo!

non posso però sottrarmi dal segnalare un video di freschissima pubblicazione
in cui un gigante ALEXANDER SKARSGARD
per l'occasione tornato vichingo dal lungo capello biondo
(ancorché posticcio)
si aggira in una casa-comunità come messia fra i discepoli
in mezzo a strani personaggi dalle manie ossessivo/compulsive
e solerti assistenti che registrano su un taccuino ogni suo movimento,
persino quando il movimento è fluido ed esce dal suo corpo!

non so bene quale sia il senso della creazione artistica.
mi basta che il regista abbia voluto ALEXANDER in vestaglia e senza scarpe
e che abbia voluto regalare in ouverture
un richiamo ad un passaggio biblico che in epoca BERGOGLIO è tornato molto di moda

(consigliasi visione in massima risoluzione)

giovedì 11 luglio 2013

TRUE BLOOD - Jason Stackhouse/Ryan Kwanten

appetizer

dico ma è la solita storia di vampiri
lupi mannari
fate
mutaforma

dice ma no
lo devi vedere
questo è diverso

dico ma è roBBa per ragazzine ormoneggianti

dice vedi la prima stagione e poi mi dici

e dalla prima sono arrivato alla sesta (e probabilmente ultima)
senza mai pentirmi di aver seguito il consiglio,
immerso in un'atmosfera irreale in cui ogni genere di creatura sembra aver invaso un piccolo paesino della louisiana,
in cui i vampiri non si nascondo più, anzi puntano all'integrazione,
facendo finta di preferire al sangue caldo zampillante da una giugulare appena recisa
un'ottima bottiglia di

non è certo il racconto di una convivenza idilliaca!
al contrario
sotto un fragilissimo velo di pretesa armonia
si agitano insofferenze
istinti insopprimibili
desideri di prevaricazione e annientamento
che alterano gli equilibri e spesso li distruggono
obbligando i protagonisti a crearne di nuovi.

tutto ruota intorno a SOOKIE
bionda dall'aria indifesa
cameriera nell'unico bar della città
normale all'apparenza ma con il dono di sentire i pensieri della gente.
non ci vorrà molto per scoprire che quel potere è solo un tassello di una natura molto più complessa che trasformerà la cameriera biondina un po' dimessa
nella figlia della sora camilla
con una coda interminabile di pretendenti in fila, non sempre ordinata, dietro la porta di casa.

SOOKIE ha molta pazienza
molto tempo a disposizione
l'occhio lungo
e soprattutto un gran culo!
di tutti gli estimatori che bussano al suo cuore
non c'è manco un cesso.
siano vampiri, lupi, umani
sono tutti alti due metri, fisicati, maschi e carismatici
e lei
uno alla volta
se li fa tutti!

uno soltanto è fuori discussione.
il fratello JASON non si tocca neanche con un dito,
in un mondo in cui le regole sociali scoprono nuovi valori
almeno l'incesto rimane un tabù,
e menomale!

a JASON STAKHOUSE
(e a RYAN KWANTEN che gli presta la faccia)
dedico il primo dei tanti omaggi che celebreranno il sontuoso cast maschile di TRUE BLOOD!

il suo personaggio mi ha conquistato in un secondo.
durante le sei stagioni
vive una sua naturale evoluzione
ma le caratteristiche che mi hanno fregato all'inizio le mantiene tuttora.
è un uomo del fare
soprattutto se il fare consiste nel portarsi a letto qualcuna,
fa più affidamento sul fisico che non sull'intelletto.
non scaltro
non intuitivo
un po' bigotto
infastidito dal proliferare di specie diverse da quella umana
non tanto per una chiusura ideologica
quanto per la fatica di dover inquadrare nuove realtà quando ha ancora qualche problema ad inquadrare i suoi simili,
suggestionabile,
condizionabile,
ma tanto buono,
pronto a morire pur di salvare la sorella
(che quasi sempre finisce per salvare lui)
sfruttato spesso nella storia in tutta la sua fisicità
dà il meglio di sé
ogni volta che tira fuori quell'espressione ottusa
di chi realizza per ultimo ciò che tutti hanno già capito da tempo.
ottusa e (per me) disarmante!
all'occhio esperto non sarà di certo sfuggito
un piede generoso e materico
che contribuisce a rendere JASON ancor più allettante.

per avere però un quadro più dettagliato
bisognerà allontanarsi dal personaggio
e scandagliare nel passato dell'uomo e dell'attore.
RYAN
australiano doc
sembra abbia imparato prima a surfare che a camminare.
cavalcare l'onda è sempre stato un istinto naturale per lui
e la ricerca continua dell'equilibrio sulla tavola agitata dai flutti
ha cesellato le sue caviglie come nessun altro sport avrebbe potuto fare!
non solo!
il surf l'ha aiutato a sfondare nel mondo dello spettacolo!
i primi ruoli che ottiene si assomigliano tutti per un'ambientazione spiccatamente balneare
e un abbigliamento vacanziero

l'acqua è il suo elemento
e i suoi piedi sembrano trovare nel mare la stessa forza vitale che il vampiro assorbe a contatto con la terra in cui è nato

lontano dall'acqua
qualcosa non funziona...
...non c'è vigore...
...non c'è calore...
...ci sono solo molti pelucchi
eredità di un calzino troppo generoso

la pianta esageratamente larga tuttavia non si nasconde,
si mostra stoica sotto le luci sparate dello studio
e assicura a dita forti e arroganti tutto lo spazio di cui hanno bisogno!
la forma del piede non ha nulla di esile e di raffinato,
richiama piuttosto sensazioni di forza e robustezza
ha un che di campestre, di rurale
ed il merito è di una conformazione non così comune da trovare!
le dita
a cominciare dall'alluce
hanno tutte la stessa lunghezza
fatta eccezione del mignolo
che appare arretrato, quasi nascosto.
una struttura che di certo non slancia
ma che ha origini antiche
e porta il marchio della civiltà romana!

in fondo però non è tanto un problema di luce
quanto di occhio!
basta assoldare un fotografo con una sensibilità diversa
per arrivare a grandi risultati anche lontano dall'acqua!
una luce più dolce e una giusta inquadratura
esaltano un arco pronunciato e un collo alto
con un tripudio di vene a completare il quadro...
...che quasi migliora virando sul seppia!

ancora un letto
ma una mano diversa
per raggiungere il massimo pur vedendo di meno
in una posa rubata al movimento
si esprime tutta l'essenza di un piede corposo, di sostanza,
che appaga gli occhi...
...non potendo appagare altro,
per il momento!

RYAN
chiama JASON,
aspettatemi sul letto,
tutti e due,
non vi muovete,
vi devo dire una cosa!