sabato 20 novembre 2010

Gabriel Garko VERSUS Raoul Bova

la vita a volte ti mette di fronte a scelte impossibili!

vuoi più bene a mamma o a papà?
ti chiede la perfida zia che per ventanni ha provato a rimanere incinta ma niente.

ti piacerebbe fare il testimone alle mie nozze?
ti chiede la compagna di banco finalmente ritrovata per colpa di quello stramaledetto facebook.

vuole prenotare per la Giamaica o la Costa d'Avorio?
ti chiede la signorina dell'agenzia di viaggi, del tutto ignara dei parametri che ti vorticano in testa per venire a capo dell'amletico dilemma.

secondo te chi è meglio, Gabriel Garko o Raoul Bova?
ti chiede Umberto Eco, che ti siede vicino, poco prima del discorso di ringraziamento per l'elezione a socio dell'Accademia dei Lincei.
Umberto
- dico sussurrando -
guarda che la domanda è mal posta!
Raoul Bova e Gabriel Garko
sono come il bianco e il nero,
il giorno e la notte,
sono come la materia e l'antimateria,
non possono essere messi a confronto.
Umberto annuisce perplesso!
credimi Umberto
- riprendo con tono più deciso -
scegliere fra i due sarebbe soltanto un esercizio di stile
una questione filosofica.
non mi credi?
- incalzo, mentre Umbertone prende a pulire i suoi occhiali tradendo una malcelata tensione -
allora dimmi, li hai mai visti lavorare insieme?
anzi, ancora meglio, li hai mai visti insieme?
quelli neanche si conoscono, te lo dico io,
vivono in due mondi paralleli.
Umberto si alza
lo chiamano sul palco
prima di andare mi passa dei foglietti che teneva in tasca.
sono accartocciati
sembrano consumati
come se li avesse consultati e riposti cento volte.
sono tre foto.
ora mi è chiaro il turbamento di Umberto!
chissà da quanto si arrovellava su quello che a tutti sarebbe parso come un caso di scuola!
mi pento di aver liquidato la faccenda con tale superficialità,
vorrei rimediare
ma Umberto è già lì che parla
evidentemente ancora in preda all'inquietudine.
cribbio,
non azzecca un congiuntivo!
guardo ancora una volta le tre foto!
è incredibile
eppure è così
non è un fotomontaggio
è tutto vero!
sono le foto che immortalano la materia e l'antimateria
in pausa pranzo!

è tempo allora di mettere i due opposti a confronto
si apra la sfida
nel nome di Umberto!

GABRIEL GARKO
RAOUL BOVA

uno torinese
l'altro romano
uno invecchia male
l'altro bene
uno fa la parte del cattivo
l'altro fa la parte del buono
uno totalmente negato per la recitazione
(come sottolinea Aldo Grasso)
l'altro più credibile
ma in entrambi i casi siamo lontani dagli Oscar.
uno è feet-friendly
l'altro no

Dario Gabriel Oliviero Garchio detto Garko
inizia presto a farsi notare
conquistando, nel 1991, il prestigioso titolo de
IL + BELLO D'ITALIA
tronista ante-maria,
si siede sullo scranno e si presta alla foto di rito
tenendo a distanza con una leggera diffidenza
quella che ha tutta l'aria di essere Sonia Grey prima di qualche rimaneggiamento estetico.
il polpaccio notevole
bilancia una prima pecca di cui si macchia Dario Gabriel
un arco debole!

espressivo quasi quanto Manuela Arcuri
Garko sfrutta da subito
la sua aria da bello e maledetto
per ritagliarsi il ruolo dello spaccone tenebroso
quello che ha bisogno di poche parole
(mica scemo!)
quello che non deve chiedere mai!
per coerenza a tale personaggio
non mancano le occasioni in cui
spavaldamente
si lascia immortalare sbattendo i piedi in faccia a chi lo guarda,
sfoggiando però
una pianta basic
non particolarmente formata
non particolarmente invitante.
varrà anche per lui la regola del mostrare meno per apparire meglio?
così in effetti sembrerebbe!
in una posa che Raoul Bova non avrebbe mai potuto prendere senza apparire inadeguato
Garko risale di cento punti
semplicemente ostentando una shox e un fantasmino nero (croce e delizia)
che incorniciano una caviglia invitante, questa sì!

i suoi piedi sono senza dubbio maschili
la misura sembra essere generosa
e hanno il fascino del grunge,
con quell'unghia un po' lasciata al suo destino!

è pur vero però
che molto conta la foto!
basta infatti cambiare luci,
mettergli addosso un pantalone animalié
e consigliargli la posa giusta da prendere
che il bel Gabriel
mi fa un figurone
lava via d'un colpo tutte le sue debolezze
e punta al podio sbaragliando la concorrenza!

ma qui non si cercano frettolose verità,
si scandaglia la rete con minuzia certosina
per avvicinarsi il più possibile a ciò che realmente è.
gli scatti che seguono,
enormi e dettagliatissimi,
diventano tavole illustrate
dei pregi e dei difetti!
(se ne consiglia l'ingrandimento)
luci e ombre, dunque, sui piedi di Garchio.
abbattono il punteggio
soprattutto
le dita che terminano con un deciso ripiegamento verso il basso
tanto che l'unghia si trova a battere direttamente sul terreno
ricordando la forma tipica del martello.
questa caratteristica
temuta da tutti i feet-lovers
e addirittura esecrata dagli appassionati delle infradito,
riporta l'enigmatico attore ai livelli di una sufficienza
sia pure abbondante.
la partita è tutta da giocare.

gli esordi di Raoul Bova
si consumano sui blocchetti di partenza delle piscine agonistiche.
forse proprio per questo
a segnare il suo ingresso nel mondo del cinema
è la scena cult
del film cult
PICCOLO GRANDE AMORE
in cui un aitante Bova,
versione maschile della Venere del Botticelli,
sorge dalle acque spumeggianti
imponendosi come nuovo strafigo del cinema italiano

nonostante
la sua presenza sullo schermo
si giustificasse
soprattutto nei primi anni
per la sua prestanza fisica
piuttosto che per la sua bravura,
scarseggiano scene o servizi fotografici
che colmano la curiosità del feet-lover!
certo,
ha posato per un calendario,
ma anche lì
le occasioni di statistica sono ridotte al minimo
e quelle che ci sono
non soddisfano a pieno:
questo alluce a punta, forse per colpa delle luci, forse per colpa delle unghie (!)
queste dita affastellate,
se non provano ancora nulla
di sicuro denunciano un piede non all'altezza di quanto c'è sopra,
che è tutta roba buona!

la situazione si fa ancora più delicata
quando la testimonianza di un duplice scatto
accomuna l'attore buono al suo sfidante:
se l'arco di Garko era debole
l'arco di Bova è inesistente,
rasentando i livelli del famigerato piede alla senegalese!
  si rischia la caciotta,
e altre foto
che offrono diversi punti di vista
non la scongiurano
la sua bellezza è imbarazzante,
l'ultima posa è invitante,
eppure i suoi piedi non stanno al passo.
risultano maschili e corposi
perché sono attaccati a tanta abbondanza.
altrimenti, temo, risulterebbero solo un po' gonfi!

sembra tuttavia
che lo sviluppo abbia aiutato anche Raoul Bova,
d'altra parte
che ne sarebbe della saggezza popolare
se non fosse vero che il vino
più invecchia
e più è buono?
maturando
pare che i piedi dell'attore gentiluomo
si siano sfinati
siano più tonici
basterà per salire sul podio?

la foto/verità
diventa anche per lui tavola illustrata
e spazza via il dubbio:
le dita a salsicciotto
le piante senegalesi
il fiordo norvegese
superano per gravità
il pur malfatto dito a martelletto!

così,
pur con una personale indubbia spiccata preferenza
per il pacchetto Raoul Bova,
a cui va il premio della critica
per merito di questa foto:
pare inevitabile riconoscere la vittoria all'oscuro Garko.
una vittoria ai punti
mi sento di dire!
mai avrei pensato che preferire l'uno o l'altro
dipendesse dalla conta dei difetti e non dei pregi!
entrambi gli sfidanti
si candidano ad ingrossare le fila
della rubrica


(articolo inviato, per conoscenza, a Umberto Eco)

10 commenti:

alex ha detto...

io massaggerei, bacerei e leccherei quelli di Garko in continuazione potento.... mi sa di padrone :P

kurt ha detto...

kurt : io leccherei i piedi di tutte due mmmmm

Anonimo ha detto...

alex hai ragione anke a me garko sa di padrone mmmmmmmm

Anonimo ha detto...

Quanto vorrei essere umiliato da gabriel garko , gli massaggerei , e odorerei i piedi , sarebbe il mio padrone ideale !

Unknown ha detto...

vorrei essere per sempre lo schiavo di gabriel garko , gli farei da poggiapiedi , gli laverei i calzini , gli odorerei i piedi e glieli bacerei ,.....eseguirei tutti i suo ordini ...

Anonimo ha detto...

Amo Gabriel... Chissa come gli puzzano i piedi , e il mio signore vorrei essereil suo lecca piedi

Anonimo ha detto...

raoul bova per sempre,molto più maschile di garko....sicuramente anche più puzzone e padrone

Anonimo ha detto...

Oddio garko deve essere assolutamente il mio padrone x smp amo da morire i suoi piedi

Anonimo ha detto...

Che dici il piu puzzone e garko

Anonimo ha detto...

Se potessi scegliere cosa fare per il resto della mia vita sarebbe servire garko e odorarli i piedi