giovedì 24 aprile 2014

EYES ON FEET - Nev Schulman

appetizer


ciao, come sei?
sono alto un metro e ottantacinque, magro, un po' di pelo, fisico tonico, sai, faccio judo.
ah davvero? è uno sport che mi ha sempre affascinato, mi piacerebbe saperne qualcosa di più.
nessun problema, quando ci vediamo te ne parlo, ti faccio vedere pure qualche mossa.
mi piacerebbe molto, chissà, magari poi mi segno nella palestra dove vai tu.
intanto che ne dici di andarci a prendere un birra stasera?
stavo proprio per proporti la stessa cosa.
allora dai, ci vediamo verso le dieci, poi se vuoi saliamo un attimo a casa, ti faccio provare il kimono e se ti sta bene te lo regalo. anzi, perché non ti porti dietro uno spazzolino da lasciare da me. sarà più pratico quando ti fermi a dormire. io intanto ti vado a fare un duplicato delle chiavi. tu fai un salto al comune per cambiare la residenza. il mio indirizzo è...

e così
dopo aver trovato l'amore in cinque minuti di orologio
dopo aver cambiato prospettive di vita, progetti, speranze
dopo aver chiuso la porta di casa convinto di non farvi più ritorno
pronto com'eri a vivere la più magica delle storie d'amore
ti ritrovi al tavolo con una grassa lesbica tatuata che
fra una pausa sigaretta e l'altra
ti implora di perdonarla
ma la tentazione di spacciarsi per maschio è più forte di lei
sublima il bisogno fisico di sentire qualcosa che le ciondoli fra le cosce
e inventa personaggi in cui calarsi per provare il brivido di essere finalmente un vero maschio omosessuale
ovvero ciò che sente di essere dall'età di otto anni.
le manciate di arachidi che ingurgiti avidamente
non alleviano il dolore del tuo cuore che si sgretola
non alleggeriscono il peso del TAU-MARIN che sei corso a comprare per poter dire insieme alla mascellona della pubblicità:
"SÌ, RIMANGO!"
e che ora senti gravare come un macigno nello zaino.
mesto
infili la chiave nella porta di una casa che non senti più tua,
ti trascini verso il divano che solo qualche ora prima hai messo all'asta su ebay
e lì rimani
per tutta la notte
con un solo grande interrogativo che arrovella il tuo cervello spossato:
perché non sei corso in mio aiuto, NEV SCHULMAN??

già perché NEV SCHULMAN
dopo aver vissuto in prima persona un'esperienza di fake-chat
è diventato il protettore di tutti quelli che passano mesi, anni a parlare con qualcuno che non hanno mai visto,
si scambiano voti di amore eterno,
promesse di riproduzione
vincoli di castità forzata fino all'incontro
per poi scoprire che dall'altra parte non c'era chi si credeva di trovare.
NEV SCHULMAN
dopo la tranvata
ha deciso di mettere a frutto la sua esperienza
ha reclutato un suo amichetto che gli fa da cameraman
e che
secondo me
gli vorrebbe pure fare da trombamico
e va in giro per MTV a smascherare i simulatori di identità
forzando un incontro che si rimanda da troppo tempo
e filmando le reazioni del malcapitato innamorato della modella bionda con occhio di ghiaccio
che
se gli va bene
si trova davanti un'enorme portoricana dalla pelle grassa, con marito, figli e occhio di vetro.

potrei dire che quello che più colpisce di NEV
è il suo sorriso aperto
oppure il suo modo di approcciare sia con l'ingannato che con l'ingannatore
trovando sempre la parola giusta in ogni circostanza.
di sicuro affascina l'impostazione amatoriale che ha voluto dare al programma
facendo ampio ricorso a telecamere portatili e a riprese fintamente improvvisate.
ma sono quasi certo di poter affermare
che non sarei stato così sensibile al suo carisma
se NEV non si fosse rivelato come
apertamente
orgogliosamente
spudoratamente
FEET-FRIENDLY!

la sua illuminata propensione si manifesta attraverso i benedetti strumenti di condivisione sociale
posando con un inutile amico

gasandosi per qualche verdura scondita

o promuovendo il finale di stagione del suo programma

non sono scatti dedicati ma l'intento di far rientrare i piedi nell'inquadratura è palese.
piedi maschili e ben fatti
con giusto vello e giuste vene
di cui NEV sembra del tutto consapevole.

il meglio di sé però lo dà proprio in CATFISH,
questo il titolo della sua fatica creativa.
per stanare il millantatore infatti
molte sono le telefonate da fare a lui, ai suoi amici, ai suoi parenti.
si devono raccogliere indizi
collezionare prove
per arrivare a capire se dietro al nome c'è effettivamente chi ci si aspetta di trovare.
tale appassionante ricerca della verità si svolge quasi sempre in albergo,
quasi sempre sul letto,
quasi sempre in abbigliamento comodo!

lo scopamico
come si vede
è sempre solerte nell'immortalare ogni momento
ma l'ostentazione è talmente sfacciata
che non solo io,
malato di mente certificato,
ho immaginato di notarla
anche DALA1210
youtuber con più tempo e più pazienza di me
condivide le mie conclusioni
tanto da concentrare i momenti salienti
in sei minuti e mezzo di testimonianza-video:


se poi ancora si vuole credere che tutto si giustifichi con l'intenzione di dare alle immagini un carattere più easy
bisognerà riuscire a provare
che l'omaggio al giorno della terra e al materasso riciclabile ed ECO-friendly
non sia soltanto una scusa per mettere in mostra cotanto talento!

a proposito NEV
quando è ora di riciclare il materasso
mandami un messaggio su whatsapp!!

mercoledì 23 aprile 2014

GOOGLING - Il gioco del dito dritto

mi sbaglierò
eppure qualcosa mi lascia pensare che CONAN
voglia di nuovo sfidarmi al
gioco del dito dritto!

mercoledì 16 aprile 2014

TRUE BLOOD - Bill Compton/Stephen Moyer

appetizer

durante la prima stagione
devo ammettere
rubava la scena!

è stato il primo vampiro ad uscire allo scoperto.
sicuro di sé
sapientemente tenebroso
con l'occhio di ghiaccio
sbaragliava la concorrenza che, al tempo, trovava il suo apice nel biondissimo ERIC NORTHMAN,
grande talento pronto ad esplodere
ma ancora troppo posseduto dal fantasma di lilli gruber


lui è BILL COMPTON
e merita il secondo tributo per il galvanizzante cast maschile di


purtroppo
la sua parabola raggiunge presto il culmine e da lì inizia una lenta
inesorabile caduta.
sebbene conservi un ruolo centrale fino all'ultima stagione
non riuscirà più ad eguagliare il carisma irresistibile di quando
con voce profonda proclamava
"SOOKIE IS MINE!!"
rivendicando il diritto di proprietà sulla bionda protagonista appena incontrata
e per cui già gli si ingrifava il canino!

la verità è che BILL è vecchio dentro
e si fa presto a sgamarlo
e a farselo venire a noia!
pur senza cuore pulsante
col sangue freddo che ristagna nelle vene
è protettivo
lungimirante
posato
politically correct.
SOOKIE
che non è affatto fessa
all'inizio rapita dal vampiro gentiluomo
non ci mette molto a realizzare che
se proprio deve spendere la sua vita dormendo di giorno e copulando di notte
che almeno la copula sia soddisfacente e trasgressiva
altrimenti tanto vale farsela col prete.
così BILL
vede sfuggirsi di mano la sua amata
inesorabilmente
senza capirne, per lungo tempo, il motivo.
quando alla fine subodora che la bionda-coi-valori subisce il fascino del bastardo inaffidabile
prova anche lui a diventarlo
miseramente fallendo.
d'altra parte chi nasce tondo
non può morire quadrato,
dice la saggezza popolare.
per il timore di fare troppo poco
si finisce per esagerare
e lui supera ogni limite, insieme agli sceneggiatori, abbandonando per la seconda volta la vita terrena e fondendosi con la divinità fatta di sangue.

ci si chiederà
quanto lavoro c'è dietro alla costruzione del personaggio?
quanto ha dovuto faticare STEPHEN MOYER
attore britannico
per regalare a BILL COMPTON la sua inconfondibile nota di anzianità?
pochissimo
quasi nulla
si può tranquillamente rispondere.
STEPHEN MOYER è vecchio di suo
per carità,
regge il primo piano
ma non è fresco
non è vivace
e i suoi piedi rispecchiano il suo carattere!
sono sottili
affusolati
poco virili
il tallone sembra spiccare
ma un arco molto pronunciato
non supportato da una pianta generosa
rischia di fare l'effetto genoveffa:

la storia di BILL sembra proprio essere una storia triste.
un fulgido esordio
umiliato da un lento declino.
eppure
ogni storia ha il suo colpo di scena
e se MOYER nei panni del vampiro
vede sgretolarsi il sogno di giacere con la sua SOOKIE
nella vita reale
lo stesso MOYER
fa il colpaccio
portandosela a casa!
già perché mentre sul set la tenera ragazza della louisiana si scapriccia in allegria,
nell'intimità del talamo ha affidato il suo cuore al primo unico grande amore
con lui sfornando addirittura una coppia di gemelli
che probabilmente si trasformeranno il lupi mannari al compimento del decimo anno di età.

facile notare come la senilità
caratterizzi il gusto di STEPHEN anche nella vita di tutti i giorni
quale altra scelta se non il sandalo francescano birkenstock poteva sembrargli più adatta?
e allora via a far sfoggio di modelli diversi
tutti impietosamente mortificanti
per un piede diversamente giovane.
l'unghia dell'alluce ha la forma della mandorla
emblema di vetustà.
le dita che rimangono
si stringono spingendo verso l'esterno
per far posto ad un inspiegabile, enorme canale di panama.
un'anomalia antiestetica che ENZO MICCIO non esiterebbe a nascondere con sapiente uso di infradito
e che STEPHEN e la di lui moglie espongono invece agli occhi della collettività
quasi con orgoglio.

mi rendo conto di aver trasformato il tributo in una stroncatura
ma
nella catena
un anello debole c'e sempre.
soltanto dopo averlo individuato e mondato
si può procedere senza tema
verso future
appaganti
sanguinose soddisfazioni!

lunedì 14 aprile 2014

GOOGLING - Il gioco del dito dritto

il gioco del dito dritto
può causare dipendenza!
non te ne vergognare!
chiedi aiuto!

sabato 12 aprile 2014

FEET IN TRANSLATION - Foot Fraternity STUD FEET

finalmente ho trovato immagini decenti di una serie di disegni estremamente eccitanti
che conosco da un po'

può partire l'opera di


ho idea che non sarà facile
ma vale la pena provare!!

mercoledì 9 aprile 2014

EYES ON FEET - gf13

appetizer


solo un accenno
proprio per dovere di cronaca
all'edizione più noiosa e più calzata del GRANDE FRATELLO.

la casa non propone eccellenze
da nessun punto di vista
e
come se non bastasse
ogni volta che distrattamente inciampo in qualche spaccato di vita quotidiana
mi stupisco di un immorale abuso di calzatura
pur se quasi sempre indossata a pelle!
 un trionfo di caviglie dunque
ma poca consistenza,
inaccettabile dopo una pausa di un paio d'anni
buttati in provini per niente illuminati.

quattro
sono le validità degne di nota

il primo a catturare l'attenzione è il senegal-pugliese
SAMBA
grandi aspettative per la generosa statura
e grandi riserve per l'onta che affligge i suoi fratelli di pigmentazione.
la gamba secca e priva di polpaccio rispecchia in pieno lo stereotipo del ragazzo di colore
meno invece il luogo comune che vuole un'abbondanza riproduttiva che qui sembra latitare.
quanto al bene che qui più interessa
il tipico piede nero
tanto temuto
lascia spazio a forme più gradevoli
ma il cuore non palpita
se non per il contrasto chiaro/scuro fra pianta e dorso
che ha sempre una presa emozionale sul mio ormone.

il ruolo di belloccio di turno pare si debba assegnare a
GIOVANNI
tanto fastidioso e self-confident
quanto moscio e incapace di finire una frase senza incepparsi tre volte.
fastidioso perché non tradisce le aspettative,
È COME APPARE,
come la grappa candolini!
c'è la prestanza
l'agilità
l'arco
la misura
il tono muscolare
persino il tatuaggio tribale in posizione strategica
sulla carta vince facile
e anche sul campo
ma le vittorie scontate non sanno di niente
senza considerare che a lui
più di ogni altro
si deve muovere la critica per il malcostume della scarpa ad oltranza
come mostrato di seguito
in un intollerabile tipico esempio di outfit casalingo

chi ostenta invece una sana pratica dell'infradito è il judoka romano
FABIO
e ci mancherebbe pure
abituato com'è a calcare il tatami senza inutili orpelli.

nonostante si metta in libertà non appena possibile
poche sono le statistiche che sono riuscito a collezionare.
tutte però segnalano un piede contenuto ma guizzante
di buona forma e impreziosito da un tatuaggio ancora più paraculo
si occupa(va) dell'allenamento degli altri suoi maschi colleghi
indugiando spesso
grazie al cielo
in interminabili serie di flessioni barefeet...
...da cui si coglie una piacevole armonia
ancor più piacevolmente turbata da un'alluce autoritario
particolarmente evidente in uno scatto di repertorio:

statistiche ancora più esigue
manco a dirlo
riguardano il mio preferito.
ROBERTO
altro esponente romano di abbondante statura
ripropone tanta generosità in ogni dettaglio che conta,
almeno per quello che mi è dato di cogliere.

a prima vista potrebbe apparire scarsamente dotato
ma alcuni frammenti vissuti live
mi hanno convinto delle sue potenzialità
che qui solo si intuiscono
e di seguito si rafforzano
(benedette flessioni)
ottime proporzioni e pianta molto larga,
dita formate e forme turgide
soprattutto alla base dell'alluce,
come ho avuto modo di appurare in diretta.
è un piede maschile
forsanche un po' difficile
ma lontano dalle patinature telegeniche al gusto di plastica.
qui c'è sostanza
e la sostanza paga sempre!

lunedì 7 aprile 2014

EYES ON FEET - Scherzi innocenti


dopo la sfrontatezza mirata di GRAHAM
ora è il genio italiano a mostrare la via!

è un percorso alternativo
camuffato da scherzo
ma altrettanto foriero di grandi soddisfazioni
scegliendo la vittima giusta al momento giusto!

i ragazzi non fanno parte della comunity
almeno non consapevolmente
anche se una certa inclinazione ci deve pur essere in chi ha partorito l'idea.
significativo però che tutti i molestati siano di sesso maschile!

ovvio
affinché il gioco riesca
è necessario calarsi nella parte
e il protagonista lo fa
spesso addirittura con zelo sospetto
avvicinando con slancio il viso alle scarpe della preda.

a sorprendermi
ancora una volta
è la reazione di chi viene messo in mezzo!
qualcuno intimidito
qualcun altro preoccupato
c'è chi tenta la fuga e chi invece rimane immobile lasciando la gamba in ostaggio del pazzo,
nessuno però ha lo stimolo liberarsi con un calcio ben assestato mirando alla mandibola!

pochissimi allora sono i rischi di finire al pronto soccorso con gli incisivi raccolti in un fazzoletto.
sarà sufficiente apportare piccoli cambiamenti al format.
scegliere una città di mare, per esempio,
girare il video durante l'estate
e potenziare l'attrezzatura per regalare uno zoom in alta definizione
garantiranno senza dubbio tutt'altro godimento
per chi guarda
e soprattutto per chi fa!

venerdì 4 aprile 2014

LA PERIZIA - Kekko

appetizer

KEKKO
a sua insaputa
inoltra richiesta di perizia durante il ritiro preparatorio.

sono stato obbligato a metterla in pausa
per potervi tornare poi con pieno intelletto
riarmato di ogni capacità di cognizione
con gli occhi di nuovo pronti a cogliere il dettaglio.

ora i tempi sono maturi
ho lucidato la lente di ingrandimento
spolverato il goniometro
sento di nuovo scorrere dentro le mie vene il freddo sangue del perito,
mi lascerò guidare!



oggetto di valutazione
sono due esemplari del numero 43
attaccati ad un uomo nei suoi primi quarant'anni
ottimamente proporzionato
con i suoi 78 chili distribuiti per 184 centimetri di altezza.
va rilevato che con un'altezza del genere
le nuove generazioni usano vantare almeno un 45
ma non si può certo addebitar la colpa di un'evoluzione in crescendo
soprattutto se il perito condivide col periziando le stesse decadi e le stesse più contenute misure.

la foto di apertura convince
un dorso molto mosso da vene in evidenza
porta ad un alluce ben proporzionato
con un gradevole andamento all'insù.
la caviglia fin troppo definita
quasi appuntita
poggia su un tallone turgido e tondo.
l'arco c'è
anche se non spicca per baldanza.
la gamba
già poco pelosa di per sé
si fa addirittura levigata per effetto di un flash aggressivo
mentre le dita sembrano appartenere a due famiglie distinte
regolari ed equilibrate le prime due
inspiegabilmente cicciotte e rientranti le altre.
il risultato è un po' inquietante
ma non tanto grave da compromettere l'impressione generale,
che rimane buona.

a giocare al ribasso, però
ci pensano le altre foto proposte da KEKKO!

la prima
sebbene sfocata
mantiene ancora un buon livello
pur attenuando i pregi
e introducendo invece un incarnato porcino
che esalta la libido ai soli amanti del genere

la seconda foto
nel pregevole intento di offrire una visuale diversa
sottolinea però una magrezza eccessiva
accompagnata da una carenza di struttura che non dona alla caviglia e al tallone un aspetto agile e allenato
ma emaciato, diafano, fin troppo esile
l'alluce resiste
e si conferma un punto di forza
il mignolo invece mostra il fianco
ostentando una gibbosità prima solo presunta.

la terza foto propone una ripresa dal basso
senza infamia e senza lode
ma lontano dal noto triangolo della perfezione
da cui si distanzia per un tallone troppo ingombrante
a discapito dell'area alla base delle dita
troppo timida e scarna.

l'ultimo scatto segna il momento più critico
perché nasconde le virtù proposte in ouverture
ed esalta le fragilità già conosciute
aggiungendone altre
il tendine così tirato
sempre piacevole da vedere
non trova nel malleolo il giusto vigore
perdendo di carisma
ma il punto debole è tutto nel tallone.
passi il tono di pelle più scuro nella parte che batte sulla scarpa.
inammissibili rimangono le linee verticali che ne incoronano il perimetro
frutto di una scarsa idratazione naturale a cui si sceglie di non porre rimedio
e che evoca realtà ben più mature
o
ancor peggio
di genere diverso!

difficile è il momento in cui l'analisi lascia il posto alla sintesi.
tutte le parole devono stringersi in un numero,
così si vuole,
così dev'essere.

per adempiere al gravoso compito
sento il bisogno di richiamare alla mente il punto da cui si è partiti
la foto di partenza sia anche quella di arrivo
in un ideale circolo virtuoso che nobilita le debolezze pur senza mondarle.
forte di un inizio che deve rappresentare anche un traguardo a cui guardare
licenzio KEKKO con un voto ed un consiglio!

il voto è
6,50

il consiglio è
un'azione combinata
da iniziare immantinente
per affrontare l'estate in infradito con serenità
propria e altrui
e per recuperare almeno mezzo punto
in un futuro
eventuale
aggiornamento!