venerdì 4 aprile 2014

LA PERIZIA - Kekko

appetizer

KEKKO
a sua insaputa
inoltra richiesta di perizia durante il ritiro preparatorio.

sono stato obbligato a metterla in pausa
per potervi tornare poi con pieno intelletto
riarmato di ogni capacità di cognizione
con gli occhi di nuovo pronti a cogliere il dettaglio.

ora i tempi sono maturi
ho lucidato la lente di ingrandimento
spolverato il goniometro
sento di nuovo scorrere dentro le mie vene il freddo sangue del perito,
mi lascerò guidare!



oggetto di valutazione
sono due esemplari del numero 43
attaccati ad un uomo nei suoi primi quarant'anni
ottimamente proporzionato
con i suoi 78 chili distribuiti per 184 centimetri di altezza.
va rilevato che con un'altezza del genere
le nuove generazioni usano vantare almeno un 45
ma non si può certo addebitar la colpa di un'evoluzione in crescendo
soprattutto se il perito condivide col periziando le stesse decadi e le stesse più contenute misure.

la foto di apertura convince
un dorso molto mosso da vene in evidenza
porta ad un alluce ben proporzionato
con un gradevole andamento all'insù.
la caviglia fin troppo definita
quasi appuntita
poggia su un tallone turgido e tondo.
l'arco c'è
anche se non spicca per baldanza.
la gamba
già poco pelosa di per sé
si fa addirittura levigata per effetto di un flash aggressivo
mentre le dita sembrano appartenere a due famiglie distinte
regolari ed equilibrate le prime due
inspiegabilmente cicciotte e rientranti le altre.
il risultato è un po' inquietante
ma non tanto grave da compromettere l'impressione generale,
che rimane buona.

a giocare al ribasso, però
ci pensano le altre foto proposte da KEKKO!

la prima
sebbene sfocata
mantiene ancora un buon livello
pur attenuando i pregi
e introducendo invece un incarnato porcino
che esalta la libido ai soli amanti del genere

la seconda foto
nel pregevole intento di offrire una visuale diversa
sottolinea però una magrezza eccessiva
accompagnata da una carenza di struttura che non dona alla caviglia e al tallone un aspetto agile e allenato
ma emaciato, diafano, fin troppo esile
l'alluce resiste
e si conferma un punto di forza
il mignolo invece mostra il fianco
ostentando una gibbosità prima solo presunta.

la terza foto propone una ripresa dal basso
senza infamia e senza lode
ma lontano dal noto triangolo della perfezione
da cui si distanzia per un tallone troppo ingombrante
a discapito dell'area alla base delle dita
troppo timida e scarna.

l'ultimo scatto segna il momento più critico
perché nasconde le virtù proposte in ouverture
ed esalta le fragilità già conosciute
aggiungendone altre
il tendine così tirato
sempre piacevole da vedere
non trova nel malleolo il giusto vigore
perdendo di carisma
ma il punto debole è tutto nel tallone.
passi il tono di pelle più scuro nella parte che batte sulla scarpa.
inammissibili rimangono le linee verticali che ne incoronano il perimetro
frutto di una scarsa idratazione naturale a cui si sceglie di non porre rimedio
e che evoca realtà ben più mature
o
ancor peggio
di genere diverso!

difficile è il momento in cui l'analisi lascia il posto alla sintesi.
tutte le parole devono stringersi in un numero,
così si vuole,
così dev'essere.

per adempiere al gravoso compito
sento il bisogno di richiamare alla mente il punto da cui si è partiti
la foto di partenza sia anche quella di arrivo
in un ideale circolo virtuoso che nobilita le debolezze pur senza mondarle.
forte di un inizio che deve rappresentare anche un traguardo a cui guardare
licenzio KEKKO con un voto ed un consiglio!

il voto è
6,50

il consiglio è
un'azione combinata
da iniziare immantinente
per affrontare l'estate in infradito con serenità
propria e altrui
e per recuperare almeno mezzo punto
in un futuro
eventuale
aggiornamento!

1 commento:

Vitox ha detto...

Concordo con l'analisi di Feetmeet dalla prima all'ultima parola.