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venerdì 29 giugno 2012

EYES ON FEET - mai dire calcio!

appetizer


mentre continuano gli insopportabili EUROPEI
(e sembra proprio non vogliano finire)
è necessario un gesto di rottura
un movimento contro la etero-frenesia un po' ottusa che permette al calcio di schiacciare ogni altro sport!

 bisogna spostare l'attenzione su discipline nobili,
farsi guidare da veri sportivi
che lavorino molto
e scommettano poco.

già il tennis
aristocratico sport dai tratti raffinati
rappresenta una valida alternativa.
come non sentire la voglia di lasciarsi coinvolgere
da quel gran cerimoniere di NADAL?
e se a NADAL si dovesse muovere la critica di essere sempre il solito NADAL
come non subire il fascino di una eccellenza italiana
imperdonabilmente dimenticata nella feetchart proprio al tennis dedicata
qualche mese fa?
lui è FABIO FOGNINI
e ha tutte le carte in regola
per occupare i primi posti in classifica

il tennis è ancora troppo popolare?
qualcosa di più elitario?
si salti su un'auto elettrica
si selezioni un valente caddie
e via
insieme ad AARON RENFREE
storto altezzoso miliardario
a tirare di mazza
rigorosamente senza scarpe

troppo giovane?
la spagna rilancia con
JOSEF AJRAM
stagionata stella del triathlon
che con ossuta fierezza
si presta a copertine di patinati rotocalchi
e si chiede
DOV'È IL LIMITE?
non rendendosi conto di aver raggiunto spesso
quello di una serena godibilità!

troppo vissuto,
si obietterà,
ci vuole qualcosa di più fresco,
di più luccicante.
nell'eletta cerchia dei tuffatori si può pescare nel mucchio
anche con una benda sugli occhi
senza tema di rimanere delusi.
tanto per rendere onore alla gran bretagna
che, tra poco, ospiterà le olimpiadi,
la sorte può portare in dono
il dolce CHRIS MEARS

il mite NICK ROBINSON

lo smaliziato PETE WATERFIELD

chi poi
vuole rimanere a mollo nell'acqua
ma non può fare a meno di giocare con le palle,
calzi pure la cuffietta e si accomodi in vasca,
LEWIS HOLTBY
è lì che aspetta

il cloro però
va detto
non a tutti piace.
quel sentore di disinfettante può richiamare alla mente i pavimenti lavati dalla nonna
o peggio ancora, le corsie verde pallido del san camillo.

chi ha bisogno di tinte più forti,
di ritrovare il contatto con la madre terra,
si lasci accompagnare su per le montagne da ALEX HONNOLD
tenero ma nerboruto free climber barefeet
con un piede forse leggermente stressato
ma forte e formato come tutto il resto del corpo!

non basta ancora?
l'occhio di ALEX è troppo da cerbiatto?
DENIS DALLAN ci mette una pezza
e apre le porte all'abbondanza del rugby

e se una pezza non è sufficiente
si provi con due
la carica testosteronica della coppia
DOMNICK CRUX & URIJAH FABER
salta fuori dalla foto
e investe lo spettatore della voglia di seguire il match di arti marziali non meglio identificate.

in particolare
URIJAH
lottatore compatto che porta chiari su di sé i segni dei suoi avi di neanderthal
ammalia gli astanti con irresistibile grinta
certo,
l'occhio tende al vuoto
ma di sostanza,
più in basso,
ce n'è fin troppa!

d'accordo
vada per il corpo a corpo
ma centosessantotto centimetri sono troppo pochi,
dice l'eterno insoddisfatto.
si provi dunque con quella montagna di TRAVIS STEVENS
che
nell'antica arte del judo
sottomette i suoi avversari
sbattendoli a terra
e poi usandoli come sgabello!
non c'è gracilità nei suoi tratti,
solo tanta roba,
per tutti gli appassionati del beefy

eppure
la vera risposta agli EUROPEI,
la giusta alternativa per uno scempio su larga scala
si perfeziona compiendo scelte di nicchia,

...saltando su una tavoletta con le rotelle
insieme allo skater (e performance artist!) JUSTIN TILLER

...facendo due scambi a pallamano
con quel gran figo di MICHAEL KRAUS
talentuoso giocatore sottratto al mondo della moda!

...assaporando un'atmosfera da vecchia colonia inglese
in compagnia di KEVIN PIETERSEN
fulgido esponente dell'incomprensibile gioco del cricket!

...o assaporando il più entusiasmante esempio di dito a lollipop
ostentato da tale SONNY HIGGINS
atleta dello wakeboarding,
versione acquatica dello snowboard.

ancor meglio però sarebbe unire la distrazione dall'opprimente calcio
con l'appagante sensazione di aver fatto pure un'opera buona.

si porti allora fuori a cena SEBASTIEN TOVAR
lo si faccia parlare dei suoi interessi
dei suoi gusti
dei suoi progetti
offrendogli, nel mentre, litri e litri di alcol al fine di intontirlo a dovere.
il giorno dopo
quando, vestito come un pupazzo,
farà il suo ingresso in arena per portare a termine il suo lavoro sanguinario
vedrà davanti a sé
quattro tori anziché uno
e
con un po' di fortuna
li mancherà tutti e quattro!

giovedì 5 aprile 2012

FEETCHART - Tennisti

appetizer

ammetto di non essere particolarmente fedele ad alcuno sport.
in genere la mia voglia di seguire qualche gara
è direttamente proporzionale al dress-code richiesto:
completo disinteresse per lo slalom gigante
massima attenzione per i tuffi.

il tennis
nella mia scala di valori
si colloca nella enorme terra di mezzo.
il pantaloncino bianco non riesce ad infervorare i miei sensi
e non ho una particolare declinazione feticistica per le sneakers
tanto da gestire abbastanza bene i ripetuti close-up a favore di sponsor che ogni regia pare essere obbligata a regalare.

eppure
nel continuo peregrinare in cerca di statistiche
mi è capitato spesso di inciampare in protagonisti del discendente un po' spocchioso del giuoco della pallacorda.
caratteristica comune a tutti
oltre al fatto di essere a me completamente sconosciuti
è parsa, a prima vista, una buona dotazione generale
che mi ha spinto a rispolverare una rubrica tanto amata quanto impegnativa.

per la prima

dedicata al maschio mondo dello sport
si piazza al
#9
una GRANDE DELUSIONE!
lui è ANDY RODDICK
fresco,
figo,
faccia da copertina.
come perdonargli
un alluce tozzo e delle dita fuori misura e senza forma?
neanche l'infradito riesce a tirar su le sorti del giovane.
i suoi piedi neppure lontanamente tengono il passo con quello che c'è sopra.
bocciato!

al
#8
si ferma un anonimo e un po' stagionato PAT RAFTER
(ho controllato, è un tennista pure lui!)
il piede mi va via senza infamia e senza lode
nessun grave difetto
nessun sussulto di piacere
il capello è fintamente moderno,
l'infradito è giusto,
il cocktail no.
lui è un po' bambalone,
il fondo classifica è già un buon risultato.

per il
#7
è disponibile addirittura una documentazione filmata:
lui è SJENG SCHALKEN (!!)
e rilascia un'intervista su un lettino da massaggio
coprendo con un asciugamano solo lo stretto necessario.

prima di dare il giusto risalto ai suoi pregi
una menzione d'onore si deve riconoscere al genio pelato
che ha conquistato in un sol colpo tutta la mia stima
per aver inventato un programma straordinario
in cui, intanto, non sono ammessi ospiti di sesso femminile
e in cui tutti gli invitati
accettano di parlare del più e del meno
mentre il mio eroe scandaglia fisici quasi sempre ben forgiati
in cerca di cicatrici, segni particolari, peli incarniti
soffermandosi, che il cielo lo rimuneri, soprattutto sui piedi.
va da sé che tutti i suoi collaboratori siano ammaestrati con rigore
e scrupolosamente indugino ora sul calcagno, ora sull'alluce,
in un crescendo di emozioni.

nel caso dello  sconosciuto tennista dal'impronunciabile nome
il cameraman ci ha messo del suo
e restituisce agli spettatori inebriati
forme ultra-maschili e
misure abbondanti
talmente abbondanti che le dita sembrano esser cresciute prima che SJENG facesse in tempo a cambiare le scarpe,
cristallizzandosi in otto maestose piramidi!

ad occupare il
#6
è il giovane vecchio del tennis internazionale.
classe 1981
ROGER FEDERER
dimostra quei dieci anni di più che fanno di lui il volto rassicurante dell'ATP.
i suoi piedi, però,
sono tutt'altro che rassicuranti.
sono piedi difficili
con dita tendenti al rastrello
e alluce a metà fra il rapace e la vipera
e tuttavia sono gradevoli
il dorso è mosso da tendini sempre tirati
che fanno del giovane vecchio
un maschio con carattere!

si sale al
#5
con un duplice atto di fiducia,
intanto volendo credere che TOMMY HAAS sia conosciuto almeno da colei che l'ha partorito
e poi assegnandogli un piazzamento a metà classifica sulla base di una foto soltanto,
oltretutto presa dalla parte sbagliata!
però il ragazzo è carino,
gioca col gatto e questo porta su il punteggio
e pare messo bene, almeno guardandolo da sotto.
in confronto con la spigolosità di FEDERER qui sembra tutto facile
tutto armonico
tutto regolare.
avere un piede buono per ogni occasione
è un merito che va premiato.

AGGIORNAMENTO:
un gentile feet-lover interviene a colmare la lacuna.
TOMMY HAAS
ora
si mostra pure dalla parta giusta
sfoggiando vene a profusione
e un dorso mosso che dalla pianta non si sarebbe mai detto.
consolida la sua posizione
ma non guadagna punti...
...per via di un alluce dal collo troppo corto!

al
#4
l'interessante ANDY MURRAY
ricciolo tendente al ginger
con un leggero disastro orale giustificato dalle sue origini britanniche
sfoggia un piede del genere ossuto
coerente col personaggio
con un accenno di cipolla che qui non dispiace.
dispiace invece quel pediluvio alla candeggina fatto appena prima di bagnarsi,
ma il fantasma del calzino sembra essere una costante per i tennisti
e quello di ANDY non è il caso più grave!!

al
#3
occupa il gradino più basso del podio
un tennista sottratto al mondo del cinema.
fulgido esponente dell'armata spagnola,
particolarmente ricca di buone proposte,
FELICIANO LOPEZ
è coetaneo di FEDERER
con cui condivide l'anno di nascita e...basta!
subito reclutato per servizi fotografici d'effetto
mostra le sue doti in tutta pienezza
gettando esche per produttori hollywoodiani pronti ad abboccare
nel caso la carriera sulla terra rossa andasse a ramengo!

in versione relax
forse pecca di una caviglia un po' forte
ma si sarà trattato di un momento di stanchezza
una congestione dovuta al calore.
non si ravvisa infatti la stessa deprecabile anomalia
nello scatto in cui,
con evidente imbarazzo,
si mette a nudo davanti all'obiettivo!

continua l'avanzata iberica
che conquista anche il
#2
con colui che tante gioie ha regalato ai feet-lovers!
RAFAEL NADAL
conferma il suo talento
con la completezza comune solo ai più grandi.
a piedi forti e formati,
ad una caviglia possente
aggiunge il polpaccio più bello
facendo delle gambe il suo punto di forza
las piernas siempre han sido potentes
recita il trafiletto
tuttavia ogni eroe ha il suo punto debole
e come Achille soffriva il suo tallone
così NADAL, gamba di alabastro, spesso è impedito da vili vesciche
che lo costringono, ahitutti, a liberarsi della calzatura durante le partite più impegnative
per trovare sollievo e applicare medicamenti.
non sarà certo qualche bolla d'acqua passeggera
a negare al campione delle baleari il riconoscimento più alto.
ciò che gli toglie l'alloro della vittoria è ben altro.
è qualcosa contro cui è difficile combattere,
non un sol uomo
ma un'entità
una comunità
legata insieme da vincoli profondi,
di sangue.

tre maschi partoriti dalla stessa madre
tre fratelli uniti dallo stesso cognome:
DJOKOVIC!
d'altra parte
vista la fortuna riscossa dal primogenito
è comprensibile che il padre di contata famiglia
spingesse gli altri due pargoli a raccattare palle prima
e tirare di rovescio poi.

il livello è altissimo.
il più grande, certo, conserva un minimo vantaggio dovuto al fascino dell'esperienza.
però stia attento NOVAK,
si tenga ben stretta la sua coppa
perché se MARK
(1991)
con la scusa della vacanza con fratellone
...gli è oramai alle calcagna,
il piccolo DJORDJE
(1994!!)
.
.
.
l'ha già superato!
la triade guadagna il
#1
con il decisivo apporto del più giovane
che tanto migliorerà quanto più il tempo modellerà le sue promettenti doti in forme più decise.

la confraternita DJOKOVIC
sbaraglia dunque la concorrenza.

eppure nel mio cuore c'è un altro vincitore.
è un ricordo di infanzia,
l'unico tennista che ha saputo accendere, in giovane età, le mie fantasie.
a rivederlo ora fa tenerezza,
con anacronistiche sopracciglia folte
il capello fonato all'indietro
e l'espressione un po' ingenua del bravo ragazzo
che a volte spariva in un'aria tenebrosa.
PETE SAMPRAS
turbava i miei sonni
ed io bramavo che si togliesse le scarpe
desideravo vedere i suoi piedi
per avere una volta per tutte la conferma che fossero belli tanto quanto lui.
ora la conferma è arrivata...
...(insieme al capostipite di tutti i calzini fantasma)
ed io
un po' di pancia e un po' di testa
non posso che conferirgli
il PRIMO POSTO AD HONOREM