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mercoledì 1 luglio 2009

(in the cage) EYES ON FEET - over size







NOTIZIE DALLA GABBIA



è vero,
ultimamente pendo per l'oversize,
ed è forse per distogliermi da questa attrazione
che
il feet-lover bobbyyyy78
porta alla mia conoscenza il caso del tredicenne inglese,
Ollie Abbott.
il bimbo,
bontà sua,
calza la misura 17
(circa 52 in Italia)
e fatica, povero pargolo,
insieme alla sua bella mamma,
a trovare un paio di scarpe che gli si addica
quanta materia prima sprecata,
si penserà.
ma i piedi del piccolo Ollie
sembreranno quelli di Luca Argentero
se paragonati a quelli di un altro malato di elefantiasi.

Sun Ming Ming,
giocatore di pallacanestro di inimmaginabile origine cinese,
classe 1983,
è alto 2.36 metri.
questo è lui:

queste sono le sue mani
(e il pallone è quello REGOLARE!)
e
i suoi piedi
di taglia 20
(tre misure in più del britannico)
sono questi:
sarò malato
ma io
nel disastroso sfacelo
vedo
embrionali,
perdute,
irrecuperabili
potenzialità.

(in the cage) PHONE REC - nuovi padri







NOTIZIE DALLA GABBIA


prima o poi mi dovrò decidere ad inaugurare
una rubrica dedicata
ai NUOVI PADRI.

intanto
per la rubrica

la testimonianza,
pur non così alta,
che i padri di una volta non ci sono più.
e
cavalcando l'onda di questa nuova generazione
ho deciso di aderire ad un'iniziativa interessante
che da qualche tempo mi adesca in metropolitana:
dice,
ho chiamato,
ho chiesto il catalogo,
dice che me lo mandano.
sarà bello entrare nella civiltà dell'amore!

lunedì 29 giugno 2009

(in the cage) BLOCCO 2


I miei preferiti erano due. Il figo perché bello e il figo perché paraculo. Uno era moro, capelli mossi, occhi chiari, nobile, almeno nel cognome. L'altro era biondo, capelli lisci, occhi castani, decisamente più verace. E, manco a dirlo, dividevano il banco. Me li son portati dietro dalla prima elementare. Non ricordo quando ho cominiciato a fantasticare sui loro piedi, ma ricordo molto bene il momento in cui, in un colpo solo, appagai la mia curiosità. Eravamo in terza media, otto lunghi anni più tardi!
Nel frattempo avevo atteso pazientemente senza che si presentassero giuste occasioni. Non che fossi lo sfigato emarginato della classe. Anzi, son sempre stato ben voluto, cercato, pure protetto e tuttavia percepito come quello un po' strano. Mai classificato come finocchia, se è questo che si può pensare, però neanche amico di spogliatoio (né mi ci son saputo fingere, pure solo per bieco tornaconto personale). Così aspettavo e raccoglievo quanto mi si presentava davanti agli occhi. Ancora mi vergogno se ripenso a quante volte mi son voltato dal secondo banco perché il figo-bello, due banchi più indietro, si era presentato con un orribile mocassino color mogano, senza calzini. Non volevo far altro che guardare e mi giravo pensando di essere un bravo dissimulatore. Forse mi sarei dovuto applicare di più! Invece partivo sempre dai piedi e carrellavo fino al viso. Ma ero un bambino, l'ormone cominciava appena a girare...e su! Mi son reso conto di non essere un bravo dissimulatore quando, durante l'ultima carrellata, prima notai un sorriso strano sulla sua bocca e poi finii dritto dentro ai suoi occhi, che fissavano i miei, mentre la sua mano mi salutava in atto di totale, per quanto bonario, sputtanamento.
In terza media si parte alla volta di Torino. Dopo un interminabile viaggio, ci convogliano in una megacamerata. Camera comune, bagni comuni...è solo una questione di tempo, pensa il mio inconscio! Poco dopo, un crocicchio di compagni si raduna intorno al figo-paraculo, seduto sul letto! Tutti lo stanno guardando mentre si toglie le scarpe! Non capisco ma mi associo. Lui, sempre un po' cabarettista, mette su uno spettacolino improvvisato. La scarpa è già andata. Inizia a togliersi piano il calzino. Sembra uno spettacolino fatto apposta per me. Tallone sottile, pelle chiara. Mi affaccio un po' di più per vedere meglio. Il dorso ora è tutto scoperto. Nessun pelo, d'altra parte non è che un ragazzino biondo. Aspetto di vedere le dita. Lui si toglie di colpo il calzino ancora sul piede e la mia trepidante attesa si trasforma in delusione. Cipolla, dita storte, vene in rilievo. Forse a rivederli ora quei piedi, col gusto di oggi, avrei una reazione differente. Allora non ero pronto ad apprezzare la "particolarità". Non so perché ma mi è venuta subito in mente l'immagine di un lupo mannaro. Mah, vai a capire la psiche! In un secondo, il figo paraculo perde tutto il suo fascino, con buona pace per la sua inconsapevolezza. E, a corpo ancora caldo, a lutto ancora da elaborare, la mia cinica mente da feet-lover in erba già manda il licantropo per le sue foreste e concentra le speranze nella statistica del figo-bello.
Intanto sequenze di portici e moli antonelliane scorrono davanti ai miei occhi. La basilica di Superga si fonde grottescamente con la catena di montaggio della FIAT. E poi però si torna. Tutti nelle camerate. Siam sempre tredicenni, non si può mica tirarla per le lunghe. Niente aperitivi né murazzi per noi, solo doccia e riposo!
I bagni di una camerata non prevedono privacy. Si va, si viene in uno spirito di condivisione, provocando blocchi mentali e poi fisici in chi ha bisogno dei propri spazi ma regalando pure grosse, sospirate, attese soddisfazioni.
Il figo-bello è nobile dentro. Riesce ad essere aristocratico pure dovendosi adattare ai mezzi della plebe. E così la sua immagine rimane inviolata pure quando toglie il suo piede dalla ciabatta e lo affonda nel lavandino per un pediluvio dinamico. Io, alle sue spalle, mezzo incredulo, mi gusto la statistica servita su un vassoio di ceramica. Mi colpisce il suo piede liscio, il suo tallone già formato e, soprattutto, la sproporzione fra le dita, piccole piccole, e l'alluce che sembra gigante e tondo. Un piede immaturo per occhi immaturi. Lui mi parla. Io perfeziono la mia arte della dissimulazione. Esce dal bagno qualche minuto più tardi. Esce dalla mia vita qualche mese più tardi.
E ora che i suoi piedi saranno maturi? E ora che i miei occhi sono pronti? E ora ci si tura il naso e si fa il grande salto nel social network. Visto mai si riesca a fare una bella rimpatriata?


giovedì 18 giugno 2009

(in the cage) EYES ON FEET - Emanuele Filiberto di Savoia







NOTIZIE DALLA GABBIA



confesso che da piccolo
il rampollo di casa Savoia
stimolava certe mie fantasie,
soprattutto nella datata versione a caschetto.

certo ora
l'erede di cotanto padre segna un po' il passo,
appannato da nobili rivali come
i fratelli Casiraghi
o Carlo Filippo di Svezia.
ma
imminenti partenze fanno affiorare alla mia mente
la figura del giovane sabaudo,
di cui tanto desideravo statisticare allora
e di cui solo ora colmo la lacuna
(noblesse oblige)
un piede più da contadino che da principe in realtà
ma chi dice che questo non sia un pregio?!!
AVANTI SAVOIA, si prepari il bicerin.

(in the cage) EYES ON FEET - Scott Speer







NOTIZIE DALLA GABBIA


ma sarà mai possibile che un povero ingabbiato
non se ne possa stare in santa tranquillità
nelle sue tenebre?

e invece
tra un bagaglio e una lista
ecco che apprende dell'esistenza di certa
ASHLEY TISDALE
(actress and singer-songwriter!!).
trattandosi di femmina biologica
non dovrebbe neppure attirare la sua attenzione
ma
con chi si accompagna l'ignota cantante?
chi tiene saldamente per mano mentre cammina con aria guardinga?
per la rubrica

l'inevitabilmente catturato
SCOOT SPEER
(music video director)
27enne
con un'altezza inversamente proporzionale a quella della song-writer.
insieme camminano...
...camminano...
...camminano...
...camminano...
ma dove andranno?!

sabato 30 maggio 2009

(in the cage) GOOGLING







NOTIZIE DALLA GABBIA



non faccio mai nulla di speciale il sabato sera
mi piace starmene a casa,
una buona cena,
un buon vino,
e invitare qualche amico.

(in the cage) EYES ON FEET - Freddy Rodriguez







NOTIZIE DALLA GABBIA



Six Feet Under è una garanzia!
l'imbalsamatore ispanico
Freddy Rodriguez
tanto carino
(ma con piedi non esaltanti)
è il secondo protagonista delle serie
ad avere qualcuno ai suoi piedi:

niente a che vedere con la scena precedente
ma
lodi lodi LODI
agli illuminati sceneggiatori!

venerdì 29 maggio 2009

(in the cage) EYES ON FEET - Rudy Guede







NOTIZIE DALLA GABBIA



Rudy's foot does not fit well.
e quello porta il 46
28,4 cm
30 anni di carcere.
che spreco!

giovedì 28 maggio 2009

(in the cage) FEETCHART - Beverly Hills 90210







NOTIZIE DALLA GABBIA


nel 1990
povere anime innocenti
con la sola colpa di esser messe al mondo in un momento sbagliato
furono condannate a vivere un'intera vita
col nome di Brandon e di Brenda
(di solito seguito da cognomi come Carcione o Scannapiego)
ma
si sa
nulla si può contro la televisione
e nel 1990
i gemellini Brandon e Brenda Walsh
si trasferivano, poveri loro,
a Beverly Hills
ed iniziavano a lottare per essere riconosciuti
come membri di una elite appena appena artefatta.
come si fa a non immedesimarsi??

la mia povera mente acerba,
seppure attratta di striscio da bulli e bad boys,
fu rapita all'istante dall'intelligente
assennato
maturo
protagonista,
perdendosi nei suoi occhi, nelle sue guance col buco e nei suoi capelli a tettoia.
talmente tanto era il trasporto
che anche la voce del doppiatore italiano mi accendeva
(voce che giorni fa ho sentito doppiare un adolescente di NEXT BUS, su mtv.
che finaccia!!)

ora
dopo anni e anni e anni,
armato del senno di poi,
inauguro la rubrica

è tempo di classifiche!

#4
e se è vero che del senno di poi son piene le fosse
il primo che entra nella fossa è proprio lui
l'amato Brandon
che guadagna l'ultimo posto
un po' perché ha brutti piedi
e un po' perché ha osato avere brutti piedi
proprio lui, che era il mio preferito
dice, niente di che...
...niente di che...
e poi l'amara verità:
piede piccolo con dituzze che sembrano attaccate con la colla.
niente forma, niente caviglia,
che amarezza.

#3
l'imbranato
tanto brutto all'inizio quanto cresciuto bene poi,
il dj prima emarginato e poi accettato
l'alto, molto alto Brian Austin Green
sarà l'unghia poco curata
sarà l'accenno di cipolla
sarà che il piede sembra esile quando non dovrebbe esserlo,
niente di più del bronzo al dj,
ma la pratica si può riaprire in qualsiasi momento
se si presentassero nuove occasioni di statistica.

#2
se Brandon è l'incarnazione di Anthony,
sfortunato amore di Candy-Candy(!)
lui è senz'altro l'incarnazione di Terence!!
(e mi pento di ciò che ho appena scritto!!)
il bad boy
il tenebroso
il maledetto
il tribolato con la fronte più alta in natura
l'affascinante Dylan perde la vetta,
e non di un soffio.
si comincia male con alluce storto e dita senza carattere
si recupera un po' forse grazie alla foto sfocata!!
si guadagna qualche punto per l'extrabaggage
e poi il salto di qualità che gli regala il secondo posto
ma niente di più.

#1
e sul gradino più alto sale chi rimane.
il bullo
riccioluto
biondo
(miliardario)
nonché feet-friendly e pluristatisticato durante la serie medesima
l'americano stereotipato
Steve-Ian Ziering
un piede che è il risultato dei bombardamenti multivitaminici con cui
probabilmente
sarà venuto su.
massiccio e formato
ben arcuato
con tallone e caviglia definiti e maschili...
...col senno di poi
altro che Brandon Walsh!

venerdì 22 maggio 2009

(in the cage) PHONE REC - Dirty or clean







NOTIZIE DALLA GABBIA


ebbene sì,
confesso,
sono stato al parco anch'io.
molto caldo
molta polvere
tanto che
per la rubrica

mi pongo la domanda:

meglio il DIRTY
o meglio il CLEAN?

forse basta trovare un appassionato di
CLEANING.

(in the cage) YOUTUBER - Funfoot4







NOTIZIE DALLA GABBIA


il telegiornale non fa che ripetere
che con questo caldo bisogna starsene chiusi in casa
(il che, per me, è quasi inevitabile).
se poi proprio si volesse uscire
è d'obbligo disertare il centro
e confinarsi in qualche parco.
si vada al parco dunque,
e l'uno vale l'altro.
quello che conta
è con chi ci si accompagna!!

per la rubrica


qui gli altri suoi video.
ottima visuale in "under my chair"
anche se enrico papi in sottofondo
uccide ogni fantasia!!

martedì 19 maggio 2009

(in the cage) MISSING - Jesse Metcalfe







NOTIZIE DALLA GABBIA


esiliato
contro il mio volere
in un buio rumoroso,
raccolgo intorno a me i pensieri più cari
e chi manca
manca ancora di più.

sembra così lontano il tempo in cui
una casalinga ispano-americana
andava calmando la sua disperazione
grazie al talentuoso giardiniere.

per la rubrica

mi chiedo come sia possibile
che lo star-system americano
faccia volutamente a meno di
Jesse Metcalfe
non si vorrà certo tacciare il povero Jesse
di scarsa credibilità.
il ruolo di giardiniere gli calzava perfettamente
e chiunque abbia un giardino
avrà sicuramente avuto in giro per casa
uno strafigo canottierato infraditato come lui.
non si sprechi il suo valore.
come si può non notare,
ad esempio,
la sua vocazione al ruolo drammatico?
il suo viso è una maschera
capace di adattarsi a qualsiasi esigenza
non è il solito attorucolo
che cerca di andare avanti
puntando sul fisico.
si vede.