appetizer
girando per TUMBLR si trovano cose interessanti.
senza nessun filtro,
mondati dal puritanesimo bigotto che imbriglia altre piattaforme
ci si può imbattere in qualsiasi fetish
dal più patinato al più spinto.
nessun messaggio minaccioso per scacciare i bambini,
nessuna pagina di avvertimento,
nessun contratto da firmare.
certo, c'è il rischio che il minorenne improvvido si ritrovi a contemplare le gesta dell'uomo che si fa vespasiano
o che brinda alla salute di tutti (fuorché alla sua) con ettolitri di latte di lombo inviati da decine di generosi contributori in giro per il mondo
ma 'sto minorenne improvvido dovrà pur crescere in qualche modo
e foraggiare qualche nozione di sadomaso-lifestyle
non può che contribuire ad aprire la mente!
tra la selva di estremismi però
capita pure di imbattersi in contributi più pacati
eppure altrettanto eccitanti.
è il caso di due feet-lover,
accomunati da un gigantesco ego,
che considerano i propri piedi come un bene da mettere in mostra
affinché gli appassionati tutti
possano goderne.
certo,
è importante che lo slancio si regga su un minimo talento.
una percezione troppo distorta delle proprie doti non sortirebbe nella comunità alcun effetto se non fastidio.
se però si può contare su fondamentali solidi,
il desiderio di mostrare i propri piedi,
la convinzione che siano così attraenti da meritare di essere esposti e ammirati
colma qualsiasi lacuna estetica.
il piacere di scattare foto che mettano in risalto al meglio quello che i propri occhi riconoscono come pregio da sottolineare
passa lo schermo e investe chi guarda
diffondendo un benefico effetto rinvigorente!
uniti da intento comune,
pur con diverso gusto e con diverso stile,
per di più scoperti in contemporanea,
è sembrato che le sorte li chiamasse al duello
e non sia mai che ci si tiri indietro di fronte ad una sfida!
ad attrarre per primo la mia attenzione
è il contendente che campeggia a destra nel manifesto di gara!
il suo blog
si apre così:
il titolo è discutibile
ma la descrizione conquista:
"AMO I MIEI PIEDI
MERITANO DI ESSERE VISTI"
non si può fare a meno di sbirciare ciò che offre la casa!
il piatto unico non delude.
l'egocentrico texano ha i numeri per mostrare a tutti ciò di cui è capace!
il genere è SKINNY
poca ciccia
nulla di superfluo
tutto attaccato all'osso.
la pelle, sottile e delicata, non nasconde nessuna vena
lasciando che il piacevole reticolo si manifesti su dorso e gamba
con determinazione ma privo di eccessi
senza virare in varice!
le dita lunghe e affusolate e le ottime proporzioni regalano almeno un paio di taglie ad un piede che
per dichiarazione del proprietario
si ferma al 9 US
un modesto 42 europeo.
il blog è molto vivo.
ogni foto è accompagnata da una laconica descrizione.
molte le attestazioni di stima degli spettatori
presto condivise e correlate di risposta.
frequenti anche toni di imperio
che ben si accompagnano a chi ha una così spiccata attitudine all'esibizione
e non disdegna immaginare che si passi all'(ador)azione.
gli scatti non brillano per originalità
come sempre succede quando l'alta qualità della materia prima permette di ottenere il risultato senza troppa fatica
e il risultato non si fa desiderare,
arriva anche in una foto rubata al momento.
ma l'attenzione al particolare è importante,
la ricerca della giusta posizione non va mai trascurata,
altrimenti ci si deve accontentare di un esito buono...
...o addirittura modesto...
...quando con un pizzico di impegno in più
l'eccellenza è a portata di mano:
non mancano foto più ragionate
che offrono un punto di vista plastico ma interessante
non mancano le macro
lodevoli prove di spavalderia
che sfidano l'imperfezione senza paura di soccombere
e il coraggio va premiato
non c'è dubbio
ma non si può tralasciare l'unghia dell'alluce testardamente lasciata lunga nell'angolo
una eccessiva magrezza che non riempie abbastanza
restituendo l'effetto del palloncino svuotato
e soprattutto un colpevole ricorso alla lametta
che lascia sul campo teste decapitate di peli innocenti!
a sfidare il texano
è il vecchio continente!
un ragazzo di Amburgo
meno sfrontato
meno presuntuoso
più sofisticato
inanella scatti dei suoi piedi lasciando che siano le foto a parlare.
nessun commento regge una voglia di apparire che innegabilmente lo avvicina al collega d'oltreoceano.
ma ciò che non affida alla parola
lo recupera in cura del dettaglio.
va subito detto,
le doti fisiche non eguagliano quelle del concorrente:
l'incarnato pallido, tipico dell'europa meno baciata dal sole
non stimola la libido
e sebbene le forme siano più solide e corpose
la testa di vipera che domina l'alluce
ruba la scena a pregi pur presenti.
dove non arriva la natura però
supplisce l'ingegno.
fondamentale è avere il gusto di distinguere i propri pregi e i propri difetti
in modo da poter esaltare i primi e celare i secondi
per una riuscita sorprendente!
a volte è sufficiente giocare con la luce
a volte bisogna spendere un po' di tempo per trovare una posizione così studiata da sembrare naturale
è palese la consapevolezza che l'arco così pronunciato
e il tallone così definito e tondo
siano i punti forti su cui insistere
e l'amburghese lo fa
dal più banale incrocio magico
al più ardito scatto aereo
arricchito qui da un gioco di specchi e un controluce
un azzardo sulla carta
un successo nella realtà
colpisce la pelle levigata
la caviglia ben disegnata, capace di reggere un collo particolarmente marcato.
l'alluce, ahimè, rimane sfuggente e quasi scompare dietro quel sontuoso promontorio rotondo alla sua base
caratteristica non frequente da incontrare
e che continua a salire nella mia personale classifica di gradimento!
d'altra parte
l'ariano sembra d'accordo con me
tanto da regalare all'imponente rilievo
scatti dedicati:
il ragazzo sa cosa fare
ha fantasia e classe
arricchisce le foto usando le scarpe,
come il suo avversario,
ma il risultato è meno sciatto e più intimo
osa col passo del giaguaro
con l'intento di far risaltare il tallone in tutto il suo turgore...
...riuscendo nell'impresa!
costruisce l'inquadratura aggiungendo una mano,
scegliendo la luce e il protagonista dello scatto senza tralasciare le comparse sullo sfondo,
mettendo insieme un piccolo capolavoro del feticismo contemporaneo:
avrà capito ormai il texano
che non basta avere il fisico per aggiudicarsi la partita!
gli va riconosciuta una maggiore propensione al coinvolgimento dei suoi sostenitori,
una tracotanza tipica degli americani
che può far sorridere
ma di certo si sposa bene col ruolo di chi vuole avere qualcuno ai suoi piedi.
l'amburghese è più algido
più etereo
sceglie la via del silenzio
lasciando che gli avventori facciano tutto il lavoro
e traducano dalle foto ogni sua intenzione.
d'altra parte
scatti con una tale capacità espressiva
sono facili da interpretare!
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