venerdì 21 giugno 2013

EYES ON FEET - il caso Matt Bomer

appetizer


era disteso su un lettino di una camera operatoria
dopo uno di quegli incidenti mortali da cui nessuno esce illeso.
lui ovviamente se l'era cavata con qualche graffio
ma esigenze di verosimiglianza lo vollero denudato, scalzato e messo sotto osservazione!
aspettavo quel momento con impazienza.
desideravo di poter finalmente dare dei piedi ad un volto così:
sarà per aspettative troppo alte
o per sequenze troppo veloci
ma l'imprinting fu deludente!
in particolare le dita mi lasciarono perplesso,
troppo deboli e insignificanti per essere degne di un figo di tale levatura.

la statistica di cui si parla
risale alla prima o alla seconda stagione di CHUCK.
all'epoca MATT non era neanche gay agli occhi del mondo.
io però
diligente
iniziai a seguirne le tracce
non volendomi arrendere alla GRANDE DELUSIONE.

le foto significative
uscivano col contagocce
dimostrando uno scarso animo feet-friendly
o avvalorando il sospetto di una dotazione non commisurata alla statura artistica dell'attore e dell'uomo.

una delle prime
mostrava poco e niente
difficile farsi un'idea su un mezzo piede sfocato
anche se il mignolo leggermente sdirazzante suonava una nota fuori dal coro.

una seconda
più generosa
nonostante il kimono di raso in colori papali
rasserenava l'animo
grazie a forme definite e vellutate insieme
eppure l'infamia delle dita deboli
che così tanto mi aveva amareggiato
non era fugata.
soprattutto il piede destro sembrava sfociare in un delta a tettoia sottile
con polpastrelli inesistenti,
quasi come se le unghie, e non la carne, battessero sul pavimento!

mi preparavo ad accettare la dura realtà
quando
con la terza foto
quella nota stonata cominciava a suonare più forte!
beninteso, lo spauracchio della GRANDE DELUSIONE poteva dirsi ormai sventato,
i fondamentali parevano salvi,
eppure quel senso di insoddisfazione rimaneva.
a cominciare dall'alluce
dita non dotate di particolare carattere appannavano la piacevolezza di un piede almeno rispettabile, se non eccezionale.

poi però una recente passeggiata sul molo
mi spinge a riaprire il caso.
all'improvviso pare respirarsi un'aria di rinnovata armonia.
anche il polpaccio risulta più agile ed allungato
se lo si confronta con quello tracagnotto che faceva capolino dal kimono d'oro.
le dita non sembrano certo più lunghe
ma si sposano con il tutto senza scomparire.

con spirito più sereno
si può finalmente godere del talento di MATT BOMER
e
si sa
quando si ristabilisce l'equilibrio armonico
più facilmente arrivano conferme prima attese con così tanta smania.

adagiato plasticamente sul parquet di casa sua
MATT sfoggia un arco invidiabile e un ritrovato vigore di forme.
le dita
finora latitanti
si mostrano finalmente agli occhi del feet-lover che
lieto
accoglie con clemenza anche il mignolo a proiettile

ora sì che si può prendere a cuor leggero tutto il pacchetto
sperando che il marito
resti a casa a badare ai bambini!

AGGIORNAMENTO:
il contributo di un feet-lover particolarmente devoto a MATT BOMER
torna a far addensare nubi che sembravano ormai diradate.
in un fermo immagine rubato a WHITE COLLAR
si racchiude la summa delle sue glorie e delle sue mediocrità:
un piede adolescenziale
con una buona forma
che inciampa su un alluce debole
più piccolo di almeno due misure.
una nota stonata
ma la sinfonia rimane appagante.
l'onore è salvo.
il caso è chiuso!

2 commenti:

AURE ha detto...

ma che bontà... ma che bontà... :-D

Ale ha detto...

nella prima puntata della quarta stagione di White collar si vede la pianta del piede :P