giovedì 11 marzo 2010

GRANDI DELUSIONI - Keanu Reeves

è tempo.
 
da molto ormai imperversa il buonismo
anche in queste pagine.
solo amorevoli sentimenti e petali di rose
ma
c'è bisogno di spine,
c'è bisogno di lacrime!
 
torna dunque
la rubrica
ed esige il suo tributo.
sull'altare sacrificale
sale oggi
Keanu Reeves.

bello
direi,
bello e impossibile
con gli occhi neri
e il suo sapor mediorientale,
raggiunge il suo massimo
nell'epoca d'oro di Speed
eppure
come a volte succede
tanta beltà
nasconde la magagna.
la si può tenere celata, denudandosi il meno possibile
(o il più tardi possibile,
quando ormai le trappole sono scattate
e la preda non può più tirarsi indietro)
la si può camuffare
con sapienti angolature
e studiate sovraesposizioni
ma quando i riflettori sono distanti
e si è deciso di vivere la vita dell'artista maledetto
le prime verità saltano agli occhi
la foto sgranata
tipica del paparazzo
non riesce a nascondere un piede senza carattere
liscio
con dita piccole
e cipolla incipiente

come è possibile?
come può
Keanu
tradire in questo modo il feet-lover?
la reputazione del surfista in incognito di point break
e del cioccolataio spiantato che
nel profumo del mosto selvatico
pigiava l'uva con cotanti piedi
può
tale reputazione
essere infamata da una foto neanche degna di novella2000?

constantine,
ennesimo film visionario post-matrix
suggella in una sequenza
il doloroso caso di Keanu Reeves

la caviglia è forte
la pelle bianchiccia e senza peli
le dita sono piccole appendici mal sviluppate
attaccate al resto in modo casuale
ma
il disastro
si concentra
nelle unghie
rapaci e lunghe.
mi chiedo,
al cinema non si va per sognare?
perché non lasciare al feet-lover il miraggio di un piede perfetto?
alla cruda realta dell'artiglio del grifone
avrei senz'altro preferito l'illusione
di una controfigura ben pagata!

Nessun commento: