domenica 26 agosto 2012

PHONE REC - paradisi scandinavi in HD!

appetizer

ogni promessa è debito
soprattutto quando la parola d'onore esce fuori dalla bocca di un PRINCIPE!

l'inviato ha fatto ritorno alla terra natìa
scarico di saliva
ma carico carico di immagini in alta definizione.
le riporto qui appresso
lasciandole volutamente nelle dimensioni originali.
potranno essere stampate all'occorrenza
per dare finalmente un po' di brio a quella parete di casa che è sempre rimasta un po' triste.

innanzi tutto gli scatti già conosciuti:

menzione a parte
merita il ginnasta
che dalle foto in anteprima
non aveva impressionato
anche con l'alta definizione
va detto
la situazione non migliora
eppure un PRINCIPE entusiasta
mi confidava di come l'atleta avesse smosso il suo nobile nerbo
tanto da spingerlo a metter da parte il telefonino
pur top di gamma
e sguainare la fotocamera digitale dotata di zoom.

i risultati sono sconvolgenti:
lui sembra il prodotto dell'amore di branduardi e cocciante con la partecipazione straordinaria di enzo paolo turchi
ma i suoi piedi valgono il viaggio ad OSLO
lo stretching va bene per far risaltare un piede greco, dorato
con un arco come richiesto da manuale.
con il saluto al sole però
gioca la sua carta vincente.
sotto lo sforzo della concentrazione muscolare
caviglia e dorso danno il meglio di sé
in un trionfo di robustezza e flessuosità,
una perfetta armonia fra il vigore e l'agilità

partire è un po' morire, si sa
soprattutto se ci si parte da una tale distesa di scalzati vichinghi.
ma il PRINCIPE
che è tanto SEMPRICE
ma in quanto nobile c'ha le palle
e pare che gli fumino
non pago del pascolo davanti alla reggia
ha continuato il suo viaggio col dito sempre pronto
e regala alla comunity
uno slavato dall'aspetto un po' classico,
la chioma andante
e un vello scintillante

il protagonista dell'urlo di MUNCH
che avrei detto meno interessante, vedendo solo il quadro!

e un colpo da maestro
lasciato alla fine per tributargli tutti gli onori che merita.

l'incarnazione dello stereotipo maschile norvegese
con la sua borsa di cuoio
la sua maglia di filo che gli disegna le spalle
si siede al tavolino di un bar per bere qualcosa.
non ha fretta
guarda la gente senza troppa attenzione
pensando agli affari suoi.
con la punta di una scarpa ferma il tallone dell'altra.
sfila un piede, li sfila entrambi,
li poggia sulle scarpe,
ci gioca un po'
non curandosi dell'occhio del PRINCIPE
che ferma un capolavoro
l'unica pecca
a volerla cercare
è la scelta della CONVERSE
per vestire due piedi così.
sneakers così sottili
prive di sostanza
stanno male a chiunque
soprattutto a chi ha una simile stazza da bilanciare,
ma il fatto che il ragazzo
delle CONVERSE
se ne sia liberato
lo monda all'istante dal peccato commesso.
sono certo che sarà lieto di saperlo.
per questo mi reco
così che possa comunicargli di persona la buona notizia.
FARVEL!!

6 commenti:

Dan ha detto...

Alla fine secondo me, il piede migliore di tutti è proprio quello dell'atleta :D

AURE ha detto...

i piedi dell'atleta sono davvero interessanti... e poi mi piace in toto l'ultimo... gli altri non mi dicono nulla

Unknown ha detto...

Grazie Mutti, sempre gentile e generoso.

E' bello vedere le proprie foto affidate a tanta cura e tanta precisa analisi, sembra quasi di affidare un figlio alle cure delle Orsoline di Zurigo! :)

A onor del vero comunque, troppa grazia. I suddetti modelli sono stati immortalati con amore ma grazie alla tecnica del "sembra-che-fotografo-il-monumento-che-c'è-dietro-invece-sto-sbavando-per-te".
Ergo, ci sarebbe riuscito pure un bambino.

Sul piede scandinavo lascio il beneficio del dubbio a chi asserisce che poi l'impatto diretto è deludente. Vorrei davvero provare e poter dire la mia, toccando con mano... e non solo!

Unknown ha detto...

se da principio ho coltivato il desiderio di unirmi alla coppia che consultava così attentamente l'oggetto nascosto alla nostra vista, se ho pur nutrito l'istinto di correre a domandare la marca di balsamo del riccioluto atleta, la mascella è fragorosamente franata davanti al Tadzio seduto al Bar del Pontile, solo e abbandonato alla sua bellezza.
Il profilo perfetto e quasi infantile del norvegese Matt Damon dei poveri rapisce, il risvolto dei jeans commuove, il capello che si intuisce morbido tra le dita e sottile eppure mantiene diligentemente la piega e quel gesto di passarsi la mano sulla mal rasata guancia destra forse tradisce l'intenzione di asciugare una lacrima e smuove in me il desiderio naturale di accorrere a fornire una consolatoria spalla (e anche di più) su cui piangere.
Solo una domanda: ma cosa spinge i maschi norvegesi a spogliarsi cosi prontamente al primo raggio di sole? Forse l'erba verde dei loro parchi?
Peccato che a Roma al posto dell'erba abbiamo aridi steli che pungono le suole nella gran parte dei suoi giardini e aiuole.
Chiudo gli occhi e mi fermo a immaginare come sarebbe traboccante di soggetti da fotografare quell'arido catino del Circo Massimo se l'erba fosse verde come a Oslo.

vivox ha detto...

Belle foto. Grazie Matteo e grazie Feetmeet.

Anche io, dovendo proprio scegliere, mi lancio sull'atleta. Anche per l'acconciatura.

Prinze ha detto...

Mah i piedi degli scandinavi che ho visto io da lontano pronettevano bene, ma poi da vicino mi hanno sempre deluso per una serie di difetti, il più frequente dei quali era la forma non armoniosa delle dita seguita dal calcagno rosato su fondo bianchiccio! Magari sono stato sfortunato io e quelli qui immortalati sono realmente belli, non posso certo escluderlo!