venerdì 16 aprile 2010

tutte le strade portano al blog

ammetto che
ho sempre avuto la curiosità di sapere qualcosa in più
sul genere di appassionati che visita queste pagine.
una curiosità per nulla stravagante, in effetti,
condivisa da chiunque decida di rendere pubblico qualcosa
che potrebbe
e
molto spesso
dovrebbe
tenere per sé.
per sfamare tale voyeuristico desiderio di conoscenza
sono a disposizione di tutti
decine e decine di programmini di statistica
free e pro.
ti iscrivi.
scegli il tuo bel contatore.
lo piazzi sul blog, come in questo caso.
e quello comincia a tenere i suoi conti,
ad aggiornare i suoi calcoli,
tutto nel più garantito anonimato.
ti dice quali pagine sono state visitate,
quanto tempo in media ci si ferma nel blog,
quanti arrivano da dove,
quanti di quelli che arrivano, arrivano per la prima volta,
in un crescendo perverso di confronti possibili
fra ieri e oggi,
fra ora e allora,
qualcosa che potenzialmente
potrebbe risucchiarti in una vita parallela fatta di grafici e tabelle.
tra le tante funzioni da cui ho imparato a stare alla larga
ce n'è invece una che mi diverte troppo.
molti arrivano qua perché hanno il link in memoria,
oppure da altri collegamenti sparsi un po' in giro.
molti altri però arrivano qua
quasi per caso
dopo aver digitato qualcosa su un motore di ricerca!!
ebbene
san google
attraverso il mio programmino di statistica
mi dice che:

qualcuno è finito dentro al blog
mentre,
angustiato,
si chiedeva
VALERIO PINO PERCHÉ NON SI CHIAMA PIÙ CHIAPPETTA
(con tanto di punto esclamativo!!)

qualcun altro,
più conciso,
cercando semplicemente
SUPERCAZZO
(chissà che delusione arrivando qua!)

altri,
di certo figli della storia di Paul e il suo schiavo,
ritrovano la strada scrivendo
SCHIAVO DEVO PISCIARE
oppure,
abbondando in dettagli,
STANOTTE DEVI DORMIRE CON UN MIO PIEDE SUDATO IN BOCCA SCHIAVO

c'è chi arriva qui
cercando
(o forse offrendo)
PISELLI DURI PER FROCETTI
se ne va sdegnato per aver fatto un buco nell'acqua
(anziché dove aveva immaginato di farlo)
e ci ricasca
pur avendo raffinato la sua ricerca con
CAZZI DURI PER FROCETTI GIOVANI

e poi
l'inquietudine.
l'ansia.
il turbamento.
un malaccorto,
un maldestro,
un imprudente,
un azzardato
plana su queste pagine innocenti
tutto grondante del dissennato ghiribizzo
di placare la sua brama di
CARMEN RUSSO FEET

capisco il vintage,
ma un po' di buon gusto, che cazzo.
richiamare alla mente certe immagini,
seppur involontariamente,
può causare effetti collaterali,
anche gravi.
poi dice che a uno gli viene la sindrome della pagina bianca.

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