martedì 31 marzo 2009

CINEMATOGRAFO - The slumdog millionaire


è vero.
dipende dal grado di astinenza.
e forse è vero pure
che sono spesso in astinenza!
se un tizio bruttarello
sfodera un piede di tutto rispetto
scatta nella mia povera mente affaticata
un lento processo di revisione estetica
che
per vie impervie
e biechi autoinfinocchiamenti
finisce per riabilitare il bruttarello agli occhi miei.
certo, si deve partire da una base almeno decente.
la mia astinenza non mi ha mai spinto a riabilitare Alvaro Vitali
(fortunatamente neanche mai statisticato)
ma già con Dev Patel
il miracolo si è compiuto
in 2 ore e 34 secondi!

il film inizia
e la mia mente registra l'immagine di un ragazzino
sudato
e non particolarmente attraente
ma appena qualche minuto più tardi
il seme della riabilitazione
viene sapientemente lasciato cadere nella buca del mio inconscio
e mentre il milionario scala il suo successo
attraverso immagini che catturerebbero l'attenzione,
che so,
persino di un tronista,
il seme germoglia
nel fertile terreno della mia astinenza.
matura,
spiega le sue foglie,
diventa ingombrante addirittura,
e finisce per regalare
al ragazzino sudaticcio
un fascino inatteso
che affiora alla mia consapevolezza
durante la magnifica sigla
bollywood style.

1 commento:

marco ha detto...

eheheh bellissima recensione 'alternative' del film ;) complimenti :DDD