giovedì 10 luglio 2008

dichiarazione di intenti

Facendo lo slalom fra le decine di siti con nozioni preconfezionate riguardo alle migliaia di persone che, come me, hanno deciso di aprire un blog, mi son imbattuto in un monito comune.
Un blog dovrebbe essere aperto soprattutto per se stessi, senza pensare agli eventuali avventori.
Alcuni poi calcano la mano sul concetto di eventualità, quasi a preparare il neoblogger all'inevitabile delusione di veder combaciare il tasso di visite della sua creatura al tasso di natalità in Italia.
Quindi io ho già sbagliato!
Nel pre-post mi rivolgevo ad una platea inesistente.
Annunciavo imminenti propositi.
Tutto sbagliato.
Si cambia registro allora, scrivo per me.
Poi se qualcuno vorrà dare una sbirciata, faccia pure.

Detto questo però, anche una dichiarazione di intenti lascia il tempo che trova.
Io so già come riempirò, a tempo persissimo, questo spazietto. Cosa lo dico a fare al vuoto cosmico?
Se proprio qualcuno, per caso, dovesse ritrovarsi a leggere questa pagina, sappia che il blog è
interamente,
devotamente,
scientificamente,
puntigliosamente
dedicato ai PIEDI MASCHILI.
Blog del genere non poteva nascere che in questo periodo, che è periodo di giubilo per tutti gli appassionati da quando le benedette infradito hanno preso piede anche fra il genere maschile.
Uno esce di casa, si fa un giro in centro, soprattutto in una città come Roma, in mano a turisti danesi, olandesi, americani, spagnoli, sudamericani, giapponesi, australiani (due tavor, grazie)
e torna a casa, se ci riesce, con la pressione a trecento e i sudori freddi, con gli occhi carichi di immagini di meravigliosi piedi abbronzati, guardati di sfuggita ma il tempo sufficiente per statisticarli, valutarli e vederseli ricomparire di notte, durante il sonno...diciamo così!

Non ho intenzione di fare un blog democratico, anche perché essendoci solo io mi risulta semplice incontrare i miei gusti.
Per me i piedi non sono tutti uguali.
Non impazzisco per un piede purché sia nudo. Anzi sono della ferma opinione che si dovrebbe creare una commissione di vigilanza, di cui io mi candido alla presidenza, che controlli scrupolosamente i maschi fruitori di infradito che popolano le città e ne vieti
l'utilizzo a chi proprio non se lo può permettere.
l'unghia incarnita
la caviglia grossa
il piede a salsiccia
il piede a caciotta
il piede piatto
il piede bianchiccio
il tallone screpolato
l'unghia lunga
tutti andrebbero banditi dalle pubbliche vie (con pene aggiuntive per i casi più gravi). In questo modo, tutti gli appassionati che escono a statisticare, non avranno più timore di localizzare la vittima degna di interesse, abbassare lo sguardo e vivere la più dura delle disillusioni.
Cosa c'è di peggio di un bel ragazzo con dei brutti piedi?
(ne ho già un esempio "calzante", sarà oggetto di un prossimo post - lo dico a me stesso ovviamente, come promemoria!).
Grazie alla commissione di vigilanza invece saremmo sicuri che tutti i piedi in circolazione abbiano almeno i requisiti minimi per essere apprezzati.
Un lavoro sporco certo, quello della commissione, e duro, moolto duro, ma qualcuno dovrà pure occuparsene, per il bene della collettività.

Non sto qui a svelare rubriche che ho in mente, sarebbe come parlare a me stesso di cose che so già.
Voglio solo lanciare un monito all'avventore involontario, spaesato, che trovandosi per sbaglio in questo blog, volesse a tutti i costi lasciare un messaggio:
che non si usi mai, qui dentro, la parola
PIEDINI!!
non riesco ad immaginare niente di meno erotico e svilente.
i piedi MASCHILI hanno una loro dignità, un loro potere, una loro forza, una loro carica erotica. NON VANNO D'ACCORDO CON EDULCORATI DIMINUTIVI.

detto tutto
In un blog qualsiasi ora ci si dovrebbe mettere la faccia, per avvalorare quanto si è scritto.
In questo caso mi sembra più giusto metterci i piedi.
(saluti all'avventore involontario)


1 commento:

Unknown ha detto...

SOS UN GRANDEEEE!!!!!