ammetto di non essere particolarmente fedele ad alcuno sport.
in genere la mia voglia di seguire qualche gara
è direttamente proporzionale al dress-code richiesto:
completo disinteresse per lo slalom gigante
massima attenzione per i tuffi.
il tennis
nella mia scala di valori
si colloca nella enorme terra di mezzo.
il pantaloncino bianco non riesce ad infervorare i miei sensi
e non ho una particolare declinazione feticistica per le sneakers
tanto da gestire abbastanza bene i ripetuti close-up a favore di sponsor che ogni regia pare essere obbligata a regalare.
eppure
nel continuo peregrinare in cerca di statistiche
mi è capitato spesso di inciampare in protagonisti del discendente un po' spocchioso del giuoco della pallacorda.
caratteristica comune a tutti
oltre al fatto di essere a me completamente sconosciuti
è parsa, a prima vista, una buona dotazione generale
che mi ha spinto a rispolverare una rubrica tanto amata quanto impegnativa.
per la prima
dedicata al maschio mondo dello sport
si piazza al #9
una GRANDE DELUSIONE!
lui è ANDY RODDICK
fresco,
figo,
faccia da copertina.
come perdonargli
un alluce tozzo e delle dita fuori misura e senza forma?
neanche l'infradito riesce a tirar su le sorti del giovane.
i suoi piedi neppure lontanamente tengono il passo con quello che c'è sopra.
bocciato!
al
#8
si ferma un anonimo e un po' stagionato PAT RAFTER
(ho controllato, è un tennista pure lui!)
il piede mi va via senza infamia e senza lode
nessun grave difetto
nessun sussulto di piacere
il capello è fintamente moderno,
l'infradito è giusto,
il cocktail no.
lui è un po' bambalone,
il fondo classifica è già un buon risultato.
per il
#7
è disponibile addirittura una documentazione filmata:
lui èSJENG SCHALKEN (!!)
e rilascia un'intervista su un lettino da massaggio
coprendo con un asciugamano solo lo stretto necessario.
prima di dare il giusto risalto ai suoi pregi
una menzione d'onore si deve riconoscere al genio pelato
che ha conquistato in un sol colpo tutta la mia stima
per aver inventato un programma straordinario
in cui, intanto, non sono ammessi ospiti di sesso femminile
e in cui tutti gli invitati
accettano di parlare del più e del meno
mentre il mio eroe scandaglia fisici quasi sempre ben forgiati
in cerca di cicatrici, segni particolari, peli incarniti
soffermandosi, che il cielo lo rimuneri, soprattutto sui piedi.
va da sé che tutti i suoi collaboratori siano ammaestrati con rigore
e scrupolosamente indugino ora sul calcagno, ora sull'alluce,
in un crescendo di emozioni.
nel caso dello sconosciuto tennista dal'impronunciabile nome
il cameraman ci ha messo del suo
e restituisce agli spettatori inebriati
forme ultra-maschili e
misure abbondanti
talmente abbondanti che le dita sembrano esser cresciute prima che SJENG facesse in tempo a cambiare le scarpe,
cristallizzandosi in otto maestose piramidi!
ad occupare il
#6
è il giovane vecchio del tennis internazionale.
classe 1981
ROGER FEDERER
dimostra quei dieci anni di più che fanno di lui il volto rassicurante dell'ATP.
i suoi piedi, però,
sono tutt'altro che rassicuranti.
sono piedi difficili
con dita tendenti al rastrello
e alluce a metà fra il rapace e la vipera
e tuttavia sono gradevoli
il dorso è mosso da tendini sempre tirati
che fanno del giovane vecchio
un maschio con carattere!
si sale al
#5
con un duplice atto di fiducia,
intanto volendo credere che TOMMY HAAS sia conosciuto almeno da colei che l'ha partorito
e poi assegnandogli un piazzamento a metà classifica sulla base di una foto soltanto,
oltretutto presa dalla parte sbagliata!
però il ragazzo è carino,
gioca col gatto e questo porta su il punteggio
e pare messo bene, almeno guardandolo da sotto.
in confronto con la spigolosità di FEDERER qui sembra tutto facile
tutto armonico
tutto regolare.
avere un piede buono per ogni occasione
è un merito che va premiato.
AGGIORNAMENTO:
un gentile feet-lover interviene a colmare la lacuna.
TOMMY HAAS
ora
si mostra pure dalla parta giusta
sfoggiando vene a profusione
e un dorso mosso che dalla pianta non si sarebbe mai detto.
consolida la sua posizione
ma non guadagna punti...
...per via di un alluce dal collo troppo corto!
al
#4
l'interessante ANDY MURRAY
ricciolo tendente al ginger
con un leggero disastro orale giustificato dalle sue origini britanniche
sfoggia un piede del genere ossuto
coerente col personaggio
con un accenno di cipolla che qui non dispiace.
dispiace invece quel pediluvio alla candeggina fatto appena prima di bagnarsi,
ma il fantasma del calzino sembra essere una costante per i tennisti
e quello di ANDY non è il caso più grave!!
al
#3
occupa il gradino più basso del podio
un tennista sottratto al mondo del cinema.
fulgido esponente dell'armata spagnola,
particolarmente ricca di buone proposte,
FELICIANO LOPEZ
è coetaneo di FEDERER
con cui condivide l'anno di nascita e...basta!
subito reclutato per servizi fotografici d'effetto
mostra le sue doti in tutta pienezza
gettando esche per produttori hollywoodiani pronti ad abboccare
nel caso la carriera sulla terra rossa andasse a ramengo!
in versione relax
forse pecca di una caviglia un po' forte
ma si sarà trattato di un momento di stanchezza
una congestione dovuta al calore.
non si ravvisa infatti la stessa deprecabile anomalia
nello scatto in cui,
con evidente imbarazzo,
si mette a nudo davanti all'obiettivo!
continua l'avanzata iberica
che conquista anche il
#2
con colui che tante gioie ha regalato ai feet-lovers!